Napoli – Lunedì gli ultimi detenuti hanno lasciato l’ospedale psichiatrico giudiziario di Secondigliano, in Campania, il primo a chiudere dopo l’entrata in vigore della legge del 2012 che prevede l’eliminazione di queste strutture e la sostituzione con le Rems, residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza.
Tra i sei ospedali che dal 1 aprile non possono ricevere nuovi detenuti, solo Secondigliano cessa di esistere. Gli altri chiuderanno dopo il completamento da parte delle Regioni delle Rems.
Due le Rems definitive previste dalla Regione Campania, a San Nicola Baronia (Avellino) e a Calvi risorta (Caserta), per un totale di 40 posti letto. Ma l’unica da poco attivata è quella di Avellino, la Rems di Caserta entrerà in funzione invece a gennaio.
E ora quale sarà il destino della struttura in cui sorgeva l’Opg? “Tornerà ad essere parte del centro penitenziario com’era prima della chiusura dell’Opg di Sant’Eframo. – fa sapere Liberato Guerriero, direttore del carcere di Secondigliano – Quasi sicuramente diventerà reparto aperto per detenuti comuni, mentre quello attuale accoglierà l’Alta sicurezza”.