Aversa – Non si è fatta attendere la replica di Rosario Capasso, leader di “Aversa a testa alta”, alle critiche fatte dal responsabile cittadino dell’associazione familiari delle vittime della strada, Biagio Ciaramella, che aveva sottolineato come la mancate promesse pre-elettorali fossero state fatte anche dall’ex consigliere di maggioranza.
Per Capasso le cose non stanno così. “Leggo con piacere – scrive in una nota stampa – che il bue, riconoscendosi tale, chiama cornuto l’asino ed effettivamente per un bue, che detiene per natura, un ornamento cornifico, nel riconosce un asino come cornuto ce ne vuole che ce ne vuole”.
“Al di là delle chiacchiere di cattivo gusto, – continua Capasso – ricordo ancora quando abbiamo raccolto le firme a sostegno della legge sul cosiddetto ‘omicidio stradale’, dove, giorno dopo giorno ho potuto verificare degli estremismi isterici che si contrapponevano a dati umani di rilevante gravità. Tanto da indurmi a pensare che dietro a problemi seri si potessero nascondere personaggi decentrati e perdigiorno. Ma non è questo il caso”.
“Il volere apparire a tutti i costi, l’esserci incondizionatamente, a prescindere dal perché e per cosa – aggiunge Capasso – è un modo di fare che non mi appartiene. Anzi, oggi forse riesco a dare una spiegazione ai messaggi ricevuti, e tutt’ora conservati, che riporto pedissequamente: ‘Sei ancora in tempo a restare fuori da questo gioco sporco usato da Sagliocco. Io non perdono chi offende la memoria di mio figlio Luigi, se poi vuoi che io mi gioco tutte le carte, basta che stai zitto e io capito che anche tu mi ai usato, solo per la tragedia per fare voti il mio prossimo nemico sarai tu …….. ho detto tutto……….’”.
“Ebbene – conclude Capasso – i confronti civili, pacati e democratici sono sempre lieto e fiero di poterli fare ovunque e con chiunque. Viceversa, quelli offensivi, minacciosi, li lascio fare al ‘bue’ che, non rendendosi conto del proprio ornamento del capo, vede le corna in testa all’asino”.