Sant’Arpino – A distanza di pochi giorni dall’ultimo intervento del sindaco facente funzioni Zullo ci vediamo, nostro malgrado, costretti ad intervenire di nuovo per tentare una volta e per tutte di fare chiarezza sul nuovo Puc. In realtà il nostro compito è alquanto agevole visto che chi in queste ore è impegnato a dire tutto ed il contrario di tutto su questo importante strumento urbanistico sta palesemente mentendo con il solo obiettivo di ingenerare confusione nella cittadinanza e nella speranza- vana- di destabilizzare una maggioranza che ha il solo ed esclusivo obiettivo di portare a termine questa consiliatura garantendo stabilità e buon governo.
Questi oppositori dell’ultim’ora, per dirla fuori dalle riga i sodali dell’ex sindaco Di Santo, stanno portando innanzi un’operazione piena di falsità. Per l’ennesima volta ribadiamo a chiare lettere che il nuovo PUC rispetta lo spirito ed il senso del programma elettorale che ha ricevuto il consenso della popolazione. Rispetto alle false e squallide insinuazioni che si leggono sul web ad opera del pasdaran dell’ex sindaco Di Santo, nonchè marito dell’ex assessore manuela cinquegrana, diciamo pubblicamente e senza mezzi termini che nulla è cambiato rispetto alla programmazione fatta quando la maggioranza di Alleanza Democratica era tutta unita, altro che accordo con i consiglieri di minoranza.
Il Piano Urbanistico Comunale, che sta vedendo alla luce, si caratterizza per una disciplina organica del territorio e soprattutto per l’eliminazione di qualsiasi criticità che potesse incidere sullo stesso. In altre parole l’esecutivo nella formazione attuale, quella priva dei discepoli del Di Santo, ha posto in essere quelle variazioni, ad esempio per le zone artigianali e commerciali, che di fatto rendono certa l’approvazione del redigendo PUC anche da parte della Provincia. Bisogna essere chiari con la cittadinanza e non nascondere che così come voluto dagli uomini del Di Santo il PUC non avrebbe mai passato i controlli degli enti sovracomunali, finendo col diventare lettera morta.
Adesso con le modifiche apportate, invece, ci troviamo innanzi uno strumento degno di un paese civile e che guarda con concretezza e ragionevolezza allo sviluppo del territorio eliminando veri obbrobri sostenuti dal “pasdarn” e dal di santo, volevano creare una zona artigianale di 30.000mq in località destinate per vocazione e posizione ad attività sportive e per il tempo libero.
Ed il nervosismo di questi giorni di alcuni di questi personaggi altro non è che la palese dimostrazione come gli stessi, o meglio il loro puparo, avevano altre ambizioni e/o aspirazione e cioè mettere nero su bianco un PUC che tutelasse le ragioni di pochi, o meglio dei soliti noti, a discapito di quelli della collettività. La solita storia delle mani sulla città.
Noi stiamo procedendo in direzione diametralmente opposta non prevedendo la nascita di mega agglomerati in zone specifiche, bensì distribuiremo gli alloggi in più parti del territorio garantendo quindi anche un’incidenza degli stessi uniforme. In tale ottica si pone anche la recente delibera di giunta, LEGITTIMA ED OPERATIVA A TUTTI GLI EFFETTI DI LEGGE, con la quale abbiamo considerato nel computo degli alloggi esistenti quelli effettivamente realizzati e comunque riconducibili al 50% della previsione totale, per un numero complessivo di n° 205 alloggi ricadenti nella zona denominata 167.
E’ chiaro che non c’è nessun aumento di volumi, ma solo una redistribuzione degli stessi per consentire la realizzazione del PUC.
Per queste ragioni le polemiche di chi è in malafede non ci spaventano, consapevoli come siamo che il nostro lavoro sarà apprezzato dal giudice supremo del nostro operato: la cittadinanza, a cui rivolgiamo i migliori auguri di buon Natale e felice anno nuovo.
La maggioranza consiliare di Sant’Arpino