Sant’Arpino – Il consiglio comunale di venerdì ha dimostrato, per l’ennesima volta, come l’ormai ex maggioranza altro non sia che un baraccone dove il significato della parola responsabilità è sconosciuto.
Il civico consesso doveva discutere della ratifica di due delibere di giunta che avevano apportato sensibili variazioni al bilancio dell’anno in corso. Ebbene alle 15:00, orario per il quale era prevista la prima convocazione del consiglio comunale, il gruppo di opposizione, era al proprio posto, mentre fra le fila dell’ex maggioranza c’erano larghi vuoti. Nello specifico mancavano i pasdaran dell’ex sindaco Eugenio Di Santo.
I provvedimenti all’ordine del giorno sono passati con il voto favorevole dei consiglieri di maggioranza presenti, mentre l’opposizione, come sempre, ha ribadito il proprio no e votato contro. Questa la pura e semplice cronaca, che racconta di una vera e propria fuga dalle responsabilità stile disfatta di Caporetto per quella parte di maggioranza che ancora riconosce nell’ex sindaco Di Santo il proprio vate.
E per giustificare il loro indifendibile atteggiamento questi signori hanno prodotto un documento che è pari ad una perla di comicità degna del miglior Totò, nel quale hanno ammesso che sia la consigliera Boerio che la consigliera Cinquegrana hanno scelto deliberatamente di non prendere parte ai lavori consiliari “per restare coerenti”(?!?) con quanto avevano votato in giunto. Ebbene care signore coerenza è non ratificare un provvedimento votato un mese in giunta??? Coerenza è scappare dal pubblico confronto???
Coerenza è non presentarsi in consiglio comunale, luogo dove siete state elette??? Fortunatamente i santarpinesi sanno bene che le due signore in questione hanno per vizio questo tipo di atteggiamento visto che nei mesi scorsi prima hanno votato a favore della decadenza del Di Santo e poi in giunta si sono astenute quando il Comune si doveva costituire in giudizio per difendere tale decisione. Ma del resto cosa ci dobbiamo aspettare da personaggi che hanno il coraggio di difendere in pubblico e con gli atti un ex sindaco come Di Santo che nonostante una condanna definitiva, grazie a loro, ha fatto il bene ed il cattivo tempo sul comune?
Non sono bastate una decisione della magistratura, lo scandalo che ha fatto parlare un’intera Nazione pur di difendere il vostro mentore siete arrivate a farvi cacciare dalla giunta. Non avete mai rivendicato la vostra dignità personale e l’indipendenza di amministratori ma vi siete sempre piegati a capo chino dinanzi ai desiderata di un personaggio che ha infangato il nome di Sant’Arpino, dimostrando che siete solamente dei poveri pupi in mano ad un burattinaio che non si fa problemi a farvi scadere ogni giorno nel ridicolo.
SANT’ARPINO LIBERA@DEMOCRATICA