Aversa (Caserta) – Decreto di sequestro preventivo. E’ il provvedimento che gli agenti del commissariato di polizia di Aversa hanno notificato ai titolari degli esercizi commerciali ubicati in via Roma, al piano terra del complesso dell’Annunziata che ospita la facoltà di ingegneria della Sun e che, il 29 ottobre scorso, è stata teatro della morte del 41enne Luciano Palestra, operaio edile deceduto a seguito del crollo di un solaio al quale stava lavorando insieme ad un collega rimasto illeso.
A richiederlo al gip del tribunale di Napoli Nord, Isabella Confortini, il pm della procura aversana, Stefania Faiella. Netta la motivazione utilizzata per l’adozione: “Considerato che i locali di cui si chiede il sequestro … appaiono senz’altro beni pertinenti ai reati contestati e che la libera disponibilità dei medesimi da parte degli indagati e/o di terzi potrebbe aggravarne le conseguenze, permettendo ulteriore lesione dei beni salvaguardati dal legislatore; ritenuto, infine, che tale pericolo appare, nel caso in esame, quanto mai concreto ed attuale, in considerazione del fatto che l’accesso in detti locali potrebbe concludersi con esito infausto per altri soggetti, di cui occorre preservare l’incolumità, in considerazione della situazione di instabilità della struttura e dell’attuale inagibilità della stessa” viene disposto il sequestro.
Un danno economico di rilievo non solo alla decina di famiglie dei titolari ma anche a quelle degli addetti, con circa trenta persone che da oltre un mese non hanno alcuna entrata finanziaria e corrono il concreto rischio di non averne per ancora lungo tempo.
Così, sfiduciati, nei primi giorni di dicembre, mentre l’Arco dell’Annunziata e Via Roma si illuminano per il Natale, i commercianti hanno scelto la via della protesta, affidando la loro contestazione a striscioni e manifesti affissi sugli ingressi, chiusi, dei negozi in cui esprimono, senza peli sulla lingua, dissenso nei confronti di politici e rappresentanti delle istituzioni che hanno “decretato e stanno permettendo, con la loro indifferenza, la morte del commercio e, conseguentemente, di tante famiglie che vivono di commercio”.
Sembra, però, che nelle ultime ore l’Università abbia espletato la gara d’appalto per la messa in sicurezza dell’edificio. “Ma non c’erano i presupposti di conferire un incarico d’urgenza invece di perdere un mese di tempo?”, domandano i commercianti.