Trentola Ducenta – Nella giornata d’insediamento della commissione d’accesso al Comune di Trentola Ducenta, i consiglieri della maggioranza consiliare rassegnano in massa le dimissioni.
“C’è l’impossibilità di proseguire serenamente nell’operato amministrativo dopo i gravi fatti avvenuti”, la motivazione, che ovviamente fa riferimento agli arresti contro il “gruppo trentolese” del boss Michele Zagaria (leggi qui) nell’ambito di un’inchiesta che coinvolge, tra gli altri, il sindaco (sospeso, ndr.) Michele Griffo, tuttora latitante insieme all’ex vigile Enzo Picone, alcuni imprenditori locali, tra cui i fratelli Gaetano e Silvestro Balivo (leggi qui), e Alessandro Falco, titolare della “Cis Mediterranea” (società proprietaria del centro commerciale “Jambo”), costituitosi martedì sera al commissariato di polizia di Aversa dopo diversi giorni di irreperibilità (leggi qui).
Intanto, è arrivata oggi la commissione d’accesso inviata dal Prefetto di Caserta, Arturo De Felice, per accertare condizionamenti della criminalità organizzata nella gestione amministrativa del Comune.
Il terremoto giudiziario ha investito la città a pochi mesi dalle amministrative di primavera per il rinnovo del Consiglio comunale, le prime con il sistema proporzionale. Il sindaco uscente Griffo aveva già pronta la sua coalizione per puntare alla rielezione. Ora, invece, è probabile per Trentola Ducenta una fase di commissariamento, che sarebbe di almeno due anni nel caso il Consiglio venisse sciolto per camorra.