Vita, fratellanza e fede in “Natale al Borgo” all’Abbazia San Lorenzo

di Stefania Arpaia

Aversa – Grande successo per l’evento “Natale al borgo”, focalizzato sul tema della nascita e della vita, in scena all’Abbazia di San Lorenzo di Aversa.

Musica, teatro e poesia hanno coinvolto i tanti presenti, catapultati in un’atmosfera magica e gioiosa. Ad aprire le poesie di Alfonsina Caterino, membro dell’associazione di promozione sociale “Famiglie al centro”: “Gocce di buidio la nudità dell’uomo” e “L’accensione è cuore aperto, è il verbo divenuto uomo”. Nel 2007 Caterino ha pubblicato la silloge poetica “Come una farfalla” ed. il Filo, Roma. Nel 2008 il racconto “La casa di zucchero” è apparso sulla Rivista Narrazioni. Con la Società Dante Alighieri di Napoli ha edito, nel 2011, la Raccolta Poetica “Nel tempo della guardia”. Nel 2014 è stata segnalata dalla Casa Editrice Puntacapo con il racconto “La luce sovversiva”. “Siamo rinati insieme a Gesù, e gli uomini devono rinascere al di là del colore e del culto che professano. L’uomo è immagine di Dio per chi ha fede”, ha detto Caterino.

A seguire la performance teatrale “Zero” di Nostos Teatro, uno spettacolo emozionante, portato in scena dagli allievi del secondo e terzo anno, ideato da Giovanni Granatina con la collaborazione di Gina Oliva addetta a costumi e allestimenti.. Lo spettacolo, privo di dialoghi, si è concentrato esclusivamente sulla comunicazione corporea. Gli attori hanno rappresentano le anime dei non-nati che per un motivo o per l’altro, aspettano di venire alla luce. Tra loro solo una prescelta nasce e diventa metafora del viaggio della vita. A chiudere la rappresentazione la dolce ninna nanna della mamma che rassicura l’anima nata, cantata dalla bellissima voce di Serena Pisa.

“Abbiamo immaginato un gruppo di anime non nate in una performance ispirata al tema della nascita per regalarvi un’emozione. Il teatro con cui lavoriamo è un teatro che cerca di lavorare attraverso le immagini. Mentre ci piaceva l’idea che il pezzo di parola fosse napoletano per non dimenticare mai la radice da cui si nasce”, ha spiegato Granatina.

I canti della band Brigan hanno concluso la serata, in coincidenza della fine del loro tour “Trasumanza sonora 2015” nella città normanna. Il gruppo, composto da giovanissimi, ha fuso melodie tradizionali del sud Italia e linguaggi e repertori della vasta area Celtica, in particolar modo Irlanda e nord della Spagna. In più, in occasione di “Natale al Borgo”, la band ha proposto brani della tradizione popolare natalizia che hanno reso l’atmosfera ancora più magica.

A fare da sfondo la suggestiva Abbazia di San Lorenzo, risalente a oltre 1000 anni fa, senza la quale l’evento non avrebbe potuto avere luogo. Un pomeriggio di convivialità e di riflessione sul significato più profondo del Natale, sul senso della nascita e soprattutto della fratellanza, dell’altruismo e dell’importanza della fede fra gli uomini.

A garantire il divertimento di oltre 140 persone, adulti e piccini, è stata l’associazione di promozione sociale Patatrac. Fondamentale per la buona riuscita della serata l’impegno della presidente dell’associazione Antonella Cotugno, di Rossella Cesaro addetta a grafica e comunicazione, e del giovane musicista aversano Dario Giamporcaro nelle vesti di direttore artistico. A presentare l’evento Simona Pieretti.

Patatrac, nata nel territorio casertano e poi diffusasi in tutta la regione, promuove attività di animazione territoriale ed espressione culturale, d’informazione e di crescita civile, in tutte le sue molteplici espressioni. Tra gli obiettivi da annoverare anche la progettazione di programmi comunitari, proponendosi mediatore e diffusore di conoscenza, soprattutto dei giovani, dell’Unione Europea, dei suoi principi, delle Carte Fondamentali, delle opportunità e dei programmi, allo scopo di diffondere l’importanza di essere “cittadini attivi”.

Alla base dell’associazione l’idea che “non è possibile crescere da soli”, per cui è consuetudine promuovere iniziative culturali in collaborazione con altre associazioni, enti, e/o scuole, invitando a realizzare una rete di soggetti che collaborano per la promozione della persona, della qualità della vita e della cultura del proprio territorio. Non sono escluse collaborazioni anche con partner europei per poter allargare i propri confini e avere modo di crescere acquisendo buone pratiche. 

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