Attentati Parigi, trovato cellulare terroristi. Attacchi coordinati dal Belgio

di Stefania Arpaia

Parigi – Nuove rivelazioni sugli attentati di Parigi che, secondo quanto riferiscono gli inquirenti, sono stati coordinati a distanza dal Belgio. 

A confermare l’ipotesi il ritrovamento di un telefono cellulare con cui i terroristi hanno comunicato. L’apparecchio elettronico, riferisce Le Monde, è stato rinvenuto tra i rifiuti nei pressi del Bataclan. 

Secondo quanto riferito dalla stampa francese che ha citato uno dei seimila verbali della polizia sull’accaduto, i tre commandi armati che hanno agito lo scorso 13 novembre provocando la morte di 130 persone, erano pilotati dal Belgio.

Qualcuno mai identificato, o forse anche più di una persona, ha dato personalmente il via alle raffiche di fuoco. Secondo fonti locali, alle 21.42, poco prima dell’attacco, da quel telefonino è partito un sms: “Si parte, si comincia”. Il destinatario è proprio un contatto in Belgio.

Il telefono è stato attivato alle ore 22.24 del 12 novembre e disattivato poco dopo l’arrivo di quel messaggio. Fra il momento dell’attivazione e della disattivazione su quella stessa linea sono stati scambiati 25 sms. Un altro numero che diffondeva segnale dalla stessa zona in Belgio è stato in contatto per tutta la sera con Abdelhamid Abaaoud.

Sempre il medesimo apparecchio è stato utilizzato il pomeriggio precedente agli attentati per scaricare, intorno alle 14, un’applicazione di messaggistica istantanea e per navigare sul web alla ricerca di notizie e immagini sul Bataclan, uno dei punto nevralgici dell’attacco.

Adesso si cercherà di risalire all’identità del coordinatore. Sono molte le testimonianze secondo cui gli attentatori parlavano al telefono. Uno di loro, secondo fonti non confermate ufficialmente, avrebbe chiesto a un altro dei terroristi: “Hai chiamato Suleyman?”. Che sarebbe il nome con il quale si faceva chiamare Charaffe El Moudan, amico di Abaaoud, ucciso in Siria la vigilia di Natale. Potrebbe essere stato proprio lui a dare il via agli attentati.

Intanto, nella giornata di martedì due jihadisti sono stati arrestati: i due non sarebbero legati agli attentati del 13 novembre scorso ma stavano pianificando attentati in Belgio. Altri arresti anche ad Ankara dove sono stati fermati attentatori che progettavano attacchi per Capodanno. 

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Redazione
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