Roma – Aboliti i rimborsi per i viaggi nazionali degli ex deputati. La decisione è stata presa all’unanimità dall’Ufficio di presidenza della Camera su iniziativa del Movimento 5 Stelle.
Il “privilegio è odioso” avevano denunciato i pentastellati che quest’estate erano riusciti a far approvare a Montecitorio un ordine del giorno al bilancio della Camera anti-casta proprio per abolire tale norma.
Questa decisione permetterà di risparmiare 900mila euro che potranno essere reinvestiti. La norma in questione, prevedeva i rimborsi agli ex deputati per le spese relative allo spostamento in Italia utilizzando: treno, aereo, nave e autostrada. I rimborsi variavano in base al numero di legislature dei singoli ex onorevoli, fino a un massimo di 3.200 euro l’anno. Prevista anche la possibilità di usufruire dell’agenzia di viaggio che opera nella struttura di Montecitorio.
Già nel 2014 i deputati Sel avevano discusso dei rimborsi agli ex deputati ma in quella occasione ci fu solo una riduzione dei ritorni previsti.
La norma, secondo quanto stabilito, sarà eliminata a partire dal 2016. Nessun cambiamento invece è previsto per gli ex senatori che continueranno ad usufruire del vantaggio fino a 10 anni dall’ultima legislatura di cui hanno fatto parte.
“Finalmente – hanno dichiarato Luigi Di Maio, Riccardo Fraccaro e Claudia Mannino – l’abolizione di uno dei privilegi più odiosi della casta è a regime. Il taglio dei fondi destinati ai viaggi degli ex parlamentari farà risparmiare alla Camera ben 900mila euro”.
“Ciò è stato possibile solo grazie all’impegno costante dei parlamentari del M5s – hanno prosguito – che sono riusciti, dopo una lunga lotta, a piegare i partiti costringendoli a rinunciare a questo privilegio. Ma i veri vincitori sono i cittadini, le cui istanze siamo certi di aver portato nelle stanze di questo Palazzo. Ora la lotta sarà nel non consentire la reintroduzione delle grasse indennità di funzione per i dipendenti della Camera”.