Checco Zalone, “Quo Vado?”: il mito italiano del posto fisso

di Emma Zampella

Gennaro Nunziante è alla regia dell’ultimo film di Checco Zalone, “Quo Vao?”, la nuova commedia tutta da ridere dal 1 gennaio al cinema. Questa volta, l’attore pugliese, che ha alle spalle tre film di successo e da record di incassi, prende di mira il sogno degli italiani del posto fisso, un fenomeno che Zalone definisce come “un mito che non sradichi nemmeno con le cannonate”.

Zalone ha poi racconto a Tv, Sorrisi e Canzoni di non aver mai avuto un posto fisso, anche se questo rientrasse negli obiettivi della madre: “Io non ho mai avuto il posto fisso, ma era l’obiettivo di mia madre”. Anticipato da una serie di clip social, “Quo vado?” segue le vicende di Checco, un impiegato statale che viene travolto dalla riforma della Pubblica amministrazione e che si trova davanti ad una scelta: buonuscita o trasferimento?

“Mi offrono dei soldi per andarmene, oppure il trasferimento in Val di Susa – racconta – Tutti gli altri accettano i soldi ma io sono un eroe che, nella lotta per conservare i privilegi, viaggio dappertutto. Gli assegni e le proposte aumentano, ma io non cedo nemmeno di fronte all’amore”. Inizia così un viaggio on the road in giro per il mondo: “Nel film il Polo Nord lo abbiamo girato al Polo Nord, mentre per ricreare l’Africa siamo andati in provincia di Latina”. Al centro sempre i vizi degli italiani “la loro incapacità di cambiare e il concetto dell’educazione, che per me rappresenta il minimo di buon senso”.

In un promo pubblicato su Facebook promette che nel film non ci sarà nemmeno una parolaccia, ma arriva subito la smentita: “Certo che ce ne saranno, ma ce ne sono di meno. E’ una cosa che qualcuno mi rimprovera, ma non posso essere privato di un ca***o quando ci vuole”.

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