Napoli – È stato siglato, al comando provinciale della Guardia di Finanza di Napoli, un protocollo d’intesa per ufficializzare il rapporto di collaborazione tra le Fiamme gialle di Napoli e la British American Tobacco Italia nella comune lotta al fenomeno del commercio illecito dei prodotti del tabacco. Un fenomeno, quello del contrabbando di sigarette, che solo nel 2014 è costato all’erario 770 milioni di euro di mancati introiti e che coinvolge l’intero territorio nazionale.
Nel corso dell’appuntamento, che si è aperto con una tavola rotonda sul tema del contrabbando di sigarette in Italia a Napoli, sono intervenuti: il comandante regionale Campania, generale di divisione Fabrizio Carrarini; il presidente e amministratore delegato di British American Tobacco Italia, Andrea Conzonato; il comandante provinciale della Guardia di Finanza di Napoli, generale di brigata Gianluigi D’Alfonso; il comandante del Nucleo di polizia tributaria di Napoli, colonnello Giovanni Salerno; il procuratore della Repubblica di Napoli, Giovanni Colangelo; il procuratore generale di Napoli, Luigi Riello; il presidente del Tribunale di Napoli, Ettore Ferrara; il procuratore nazionale antimafia, Franco Roberti.
Consapevole della gravità della minaccia costituita dal contrabbando e dalla contraffazione di sigarette in termini di mancato gettito erariale, dei potenziali rischi per la salute pubblica e del rafforzamento delle criminalità organizzate, Bat Italia, sottoscrivendo questo protocollo di intesa, ha donato al comando provinciale della Guardia di Finanza di Napoli sei autoveicoli (altri sei verranno consegnati nel 2016), con l’obiettivo di potenziare le attività di controllo per contrastare, in modo ancora più efficace, questi fenomeni criminosi. Attraverso tale accordo, Bat Italia si è impegnata inoltre a fornire la massima collaborazione al Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli, con uno scambio costante di analisi e dati relativi all’area napoletana e al resto del territorio nazionale.
Inoltre, Bat si farà carico di organizzare training e corsi di aggiornamento sul contrabbando e la contraffazione dei prodotti del tabacco presso i propri laboratori di Southampton, in Inghilterra, o presso altre strutture operative del Gruppo, per permettere ai militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli di accrescere la propria conoscenza e competenza in materia di prodotti del tabacco.
“Da diversi anni – ricorda Andrea Conzonato, presidente e amministratore delegato BAT Italia – la nostra azienda è in prima linea, al fianco delle Istituzioni, nella lotta al contrabbando e alla contraffazione dei prodotti del tabacco. Siamo impegnati, da tempo e su diversi fronti, a sostenere con azioni concrete gli sforzi delle Autorità nel fronteggiare questi fenomeni, al di là di generiche dichiarazioni di intenti. Prima di tutto, attraverso la cooperazione: con le altre multinazionali del settore, con i Governi, con le Forze dell’ordine e con le organizzazioni Internazionali, come Interpol e Olaf. La nostra azienda ha, inoltre, realizzato diverse campagne istituzionali di comunicazione ad hoc, contribuendo a diffondere una corretta percezione delle gravi conseguenze che contrabbando e contraffazione hanno in termini economici e sociali”.
“Dunque – conclude Conzonato – il protocollo d’intesa firmato oggi con la Gdf di Napoli è per Bat un ulteriore e concreto passo, molto importante, nella lotta a questi fenomeni criminosi che rappresentano una reale minaccia per tutto il Paese, sia in termini di mancati introiti per l’erario sia per il danno che arrecano alla società”.
Conzonato, inoltre, si è dichiarato preoccupato della volontà dell’Unione europea di eliminare dal commercio i pacchetti di sigarette da dieci. Un tale provvedimento, secondo l’ad di Bat Italia, potrebbe incrementare il contrabbando dal momento che il costo di un pacchetto da dieci in tabaccheria è pari a quello di un pacchetto da venti di contrabbando.