L’annuncio delle candidature per il Golden Globe, il prestigioso premio assegnato annualmente dalla stampa estera a Hollywood, ha dato il via ufficiale alla Award Season, che si concluderà con l’assegnazione dell’Oscar. Se da un lato dobbiamo registrare la delusione per la mancata inclusione nella cinquina per il miglior film straniero del nostro “Non essere cattivo” di Claudio Caligari, superato da ben più noti contendenti, tra i quali ricordiamo il turco “Mustang” e il cileno “El Club”, dall’altro ci rallegriamo per l’ennesima nomination tributata al maestro Ennio Morricone.
Grazie alla colonna sonora curata, infatti, per l’ultima fatica di Quentin Tarantino “The Hateful Eight”, Morricone torna in auge dalle parti di Los Angeles e, quasi certamente, sarà presente anche nella magica Notte delle Stelle, nella quale ha trionfato una sola volta con un Oscar alla carriera però.
Sarà felicissimo Tarantino, che caparbiamente aveva perseguito tale insperata collaborazione nata nel maggio scorso quando il cineasta americano di passaggio in Italia per ritirare, finalmente, i David di Donatello vinti in passato, aveva voluto incontrare Morricone per illustrargli il progetto accolto con entusiasmo, soprattutto, da parte della moglie di quest’ultimo.
Un’altra pellicola tricolore, pur se in lingua inglese, appare citata nelle candidature. Si tratta di “Youth-La giovinezza” di Paolo Sorrentino, inserito nella categoria delle attrici non protagoniste grazie alla strepitosa performance della sempreverde Jane Fonda, davvero incontenibile e assolutamente iconica nelle vesti di una diva in decadenza eppure intrigante e in quella della migliore canzone.
Passando ai lungometraggi insigniti di un maggior numero di nomination si distinguono “Carol” di Todd Haynes con cinque, storia lesbo nell’America degli anni Cinquanta interpretata da Cate Blanchette e Rooney Mara, entrambe incluse nella cinquina di attrice protagonista di un film drammatico, “Steve Jobs” di Danny Boyle, biografia del guru della Apple i cui panni sono vestiti dall’efficace Michael Fassbender, “The Revenant” diretto dal trionfatore indiscusso dello scorso anno ai Globe e agli Academy Award, il messicano Alejandro G. Inarritu, e interpretato dall’immancabile Leonardo Di Caprio, già vincitore del Golden Globe ma mai dell’Oscar, e “La grande scommessa”, commedia “all star” di Adam McKay, tutti fermi a quattro. Da segnalare, infine, la doppia candidatura per l’emergente svedese, trapiantata a Hollywood, Alicia Vikander, inserita tra le protagoniste (“The Danish Girl”) e le non protagoniste (“Ex Machina”).
La premiazione, presentata per la quarta volta consecutiva da Ricky Gervais, si terrà il prossimo 10 gennaio.