Napoli – Giunta alla quinta edizione, l’iniziativa “Pacco alla camorra”, promossa dal consorzio Nco in collaborazione con il Comitato don Peppe Diana e con Libera, nata nell’ambito della filiera agroalimentare del progetto “Rete di economia sociale”, si è svolta oggi nella sede del Consiglio regionale della Campania.
L’appuntamento promosso dalle Commissione speciali regionali, Anticamorra e Terra dei fuochi, ha visto anche quest’anno la presentazione dei pacchi natalizi con prodotti agroalimentari delle cooperative che lavorano nei beni confiscati alla camorra.
“Questa iniziativa mette a sistema un’esperienza che nasce dal recupero sociale di beni e persone. Ed è per questo che – ribadisce la vicepresidente della Commissione Anticamorra Enza Amato – è un dovere del Consiglio mettere in campo un impegno serio. Il recupero dei beni confiscati deve entrare a pieno titolo nella programmazione dei lavori della Regione”.
Per il presidente della Commissione Terra dei fuochi, Giampiero Zinzi: “Questa iniziativa mette il Consiglio regionale al fianco di chi produce eccellenze attraverso attività con finalità sociale. Credo sia un ottimo punto di partenza. Così facendo avremo la forza e la determinazione di scrollarci di dosso il marchio di infamia della Terra dei fuochi”.
All’iniziativa di carattere altamente sociale, sono intervenuti anche il presidente del Consiglio regionale, Rosa D’Amelio, il consigliere regionale M5S, Vincenzo Viglione, l’assessore alle Politiche sociali della Regione Campania Lucia Fortini e Geppino Fiorenza, del comitato scientifico della Fondazione Polis della Regione Campania.
Per la presidente del parlamentino campano “dobbiamo lavorare con forza perché la legalità prevalga nella nostra regione, il messaggio alle nuove generazioni è che si affermi con forza questa cultura perché ne abbiamo davvero bisogno in una regione come la nostra”.
Sulla stessa lunghezza d’onda l’assessore regionale, secondo cui “l’iniziativa dà misura di quanto la Giunta regionale e il Consiglio siano a sostegno di tutte le iniziative a sostegno della legalità, che significa sviluppo dei territori e una manifestazione del genere dà conto di quanto le attività produttive possano fare proprio nello sviluppo del territorio”.
Geppino Fiorenza, nel ringraziare il Consiglio regionale per l’iniziativa, ha voluto ricordare che “i prodotti dei beni confiscati sono testimonianza concreta e tangibile, del fatto che, se vogliamo, si può vincere contro le mafie. Bisogna – ha ribadisco lanciando un chiaro segnale alle Istituzioni – che gli immobili siano utilizzati in maniera socialmente utile e che i terreni diventino luoghi nei quali le cooperative giovanili possano produrre e lavorare. La strada è lunga e difficile, ma si stanno facendo passi avanti”.