Beirut – Il premier Matteo Renzi ha fatto visita al contingente italiano in Libano. Dopo essere arrivato a Beirut, il capo del governo italiano ha raggiunto in elicottero la base Unifil di Shama. Parlando ai caschi blu italiani, Renzi ha evidenziato la necessità di dover rispondere agli attacchi terroristici “lavorando costantemente per non farci sconfiggere dalla paura in patria ma venendo anche qui, con la consapevolezza e l’orgoglio di essere italiani”.
“Viva l’Italia, viva la stabilità, viva la capacità di stare nell’Onu a testa alta e con l’orgoglio di appartenere al tricolore. – ha quindi aggiunto Renzi – Non importa quanto sia complicato il futuro, noi siamo l’Italia, e siamo orgogliosi dei nostri soldati”.
Il presidente del Consiglio ha poi lanciato un appello all’Europa: “E’ un momento molto importante e delicato in questa parte di mondo. L’Europa deve guardare di più e meglio in questa direzione”, ha detto dopo l’incontro con il primo ministro del Libano Tammam Salam.
“C’è una minoranza di partiti politici italiani che fa polemica e dice che c’è un’invasione di migranti. Ma il Libano è 15 volte più piccolo dell’Italia, ha quattro milioni di abitanti, non sessanta, eppure accoglie con grandi valori umani e grande senso della civiltà un milione e mezzo di rifugiati, dieci volte il numero accolto dall’Italia quest’anno”, ha aggiunto Renzi.
“L’Italia ha un ruolo fondamentale contro l’Isis. Nella coalizione internazionale rappresenta il secondo Paese per numero di presenze sul campo con i suoi circa 700 uomini”. Lo ha detto il presidente del Senato Pietro Grasso incontrando i carabinieri e i militari impegnati a Baghdad nella formazione delle forze di polizia irachene. “Qui siamo impegnati al massimo e lo saremo sempre di più”, ha concluso.