Almeno 11 migranti, tra i quali 5 bambini, sono annegati la notte scorsa nel naufragio della loro imbarcazione, partita dalla Turchia, al largo di un’isola greca nell’Egeo, Farmakonisi.
Ventisei passeggeri del barcone sono stati salvati. Nella zona, nel sud-est dell’Egeo, proseguono le ricerche per ritrovare le persone che ancora mancano all’appello. Una strage che arriva nel giorno in cui la Fondazione Migrantes aggiorna i dati dell’emergenza: sarebbero oltre 700 i bambini morti in mare dall’inizio dell’anno.
Intanto, la polizia nel nord della Grecia ha chiuso il valico di frontiera di Idomeni con la Macedonia per far fronte a centinaia di migranti ai quali è stato vietato l’ingresso da Skopje.
L’ennesima tragedia arriva dopo che martedì sei bambini afghani che tentavano di raggiungere l’isola greca di Chio, più a nord, sono annegati al largo della costa della provincia turca di Smirne.
Sono giunti, nel frattempo, questa mattina al porto di Crotone, a bordo della nave Bourbon Argos di “Medici Senza Frontiere”, i 212 profughi soccorsi ieri nel Canale di Sicilia. Sono 91, invece, le persone alla deriva soccorse nel Canale di Sicilia in un nuovo naufragio.
Emergono, poi, indiscrezioni sulla bozza delle conclusioni del vertice Ue del 17 e 18 dicembre. Istituzioni Ue e Stati, si legge nel testo, “devono correggere le lacune nel funzionamento degli hotspot, incluso stabilire le necessarie capacità ricettive per raggiungere gli obiettivi, e concordare rapidamente un preciso calendario affinché anche altri hotspot diventino operativi”. Attesa per domani, poi, l’apertura della procedura d’infrazione contro l’Italia per il mancato rispetto del regolamento EuroDac sulla raccolta delle impronte digitali dei migranti.
Dall’inizio dell’anno, più di 650mila migranti, soprattutto rifugiati siriani, hanno preso il mare dalla coste turche nel tentativo di raggiungere le isole greche, punto di passaggio verso l’Europa. Nello stesso periodo, oltre 500 di loro hanno trovato la morte in mare (dati Oim, l’Organizzazione Onu per le migrazioni). Ma secondo i dati diffusi dal direttore Generale della Fondazione Migrantes, monsignor Gian Carlo Perego, sarebbero oltre 700 i bambini morti in mare dall’inizio dell’anno. Oltre 3200 in tutto: cifra più che raddoppiata rispetto al 2014.