Monza – Oltre 55 milioni di prodotti pericolosi sono stati sequestrati dai finanzieri del gruppo di Monza a seguito di attività di contrasto all’importazione ed alla vendita al dettaglio di beni fabbricati in violazione del codice del consumo e delle normative di settore che fissano gli standard minimi di sicurezza.
Il commercio di prodotti pericolosi, oltre a costituire un potenziale elemento di danno per la salute, nuoce anche alle imprese che producono e vendono rispettando le normative tecniche di sicurezza, le quali devono sostenere maggiori costi di produzione per garantire i consumatori cui i prodotti stessi sono destinati (come, ad esempio, i giochi per bambini che non possono contenere determinate sostanze chimiche nocive per la salute).
I controlli sono stati progressivamente intensificati in vista delle festività natalizie ed hanno interessato molti negozi di Monza e della Brianza (ubicati anche all’interno di grandi centri commerciali), che avevano già esposto la merce per la vendita ai consumatori, pronti agli acquisti di articoli e piccoli oggetti da regalo particolarmente richiesti: decorazioni natalizie, luminarie, apparecchi elettrici, fuochi d’artificio, accessori di telefonia, bigiotteria e cosmetici.
Per tutti questi prodotti, provenienti da diversi paesi asiatici, non esisteva nessuna etichetta indicante la provenienza o i canali di importazione, non erano riportate indicazioni sulla composizione o sui materiali utilizzati per la fabbricazione, ne avvertenze in grado di informare i consumatori sulle corrette modalità di utilizzo o su eventuali rischi connessi ad un uso improprio.
Tra i prodotti sequestrati anche 10mila capi di abbigliamento contraffatti, come felpe, t-shirt, cappellini, ombrelli e vari tipi di gadget con il logo del brand americano “Monster Energy”, sponsor del “Monza rally show 2015”, importante manifestazione sportiva disputata, a novembre scorso, presso l’autodromo nazionale di
Monza.
Quattro persone sono state denunciate alla Procura di Monza per i reati di immissione sul mercato di prodotti pericolosi e contraffazione. Inoltre, sono state contestate violazioni amministrative per circa mezzo milione di euro a carico dei responsabili.