Napoli – La stazione zoologica “Anton Dohrn è come la Pompei degli acquari”. A parlare è Stefania Giannini, ministro per l’Istruzione, a Napoli per l’inaugurazione del primo anno di attività nel settore della ricerca marina.
L’auspicio del ministro è che il centro “torni agli antichi splendori”. Per Giannini, il centro di ricerca di biologia marina, fondato nel 1872 dallo scienziato di cui prende il nome, è nato con “un’idea visionaria” e, a oggi, “rappresenta un punto di riferimento in campo scientifico”.
“Nel nostro semestre di presidenza in Europa abbiamo posto il tema del futuro del mare come uno dei cardini della nostra attività di sviluppo e ricerca scientifica – ha affermato – abbiamo dei centri di ricerca in Italia molto qualificati e uno è l’Anton Dohrn che, insieme con altre strutture, devono diventare la conferma che l’Italia, nel Mediterraneo, può giocare un ruolo importante”.
“La ricerca marina è tra le nostre priorità a livello nazionale – ha aggiunto Giannini – Si tratta di un settore in cui abbiamo già competenze distintive e che dobbiamo sostenere per aumentare la ricaduta in termini anche di sviluppo economico del Paese”.
Per Roberto Danovaro, presidente della Stazione zoologica, “Napoli ha le carte in regola per diventare la sede del Cluster Blue Growth”. “Il centro di ricerca conta collaborazioni nazionali e internazionali con le maggiori università – ha detto – Da Napoli può partire l’ida di una buona ricerca che favorisca un modello partecipato di ricerca meritocratica, innovativa e avanzata”.