Una doppietta di Gonzalo Higuain decide il posticipo della 14esima giornata tra Napoli e Inter, finito 2-1 per gli azzurri, regalando a Maurizio Sarri la vetta della classifica. Partita combattuta, che i nerazzurri di Mancini hanno giocato per un tempo in 10 uomini: espulso Nagatomo al 45’. Per il Pipita arriva la rete numero 12 in campionato in quattordici partite.
Per l’Inter la seconda sconfitta dopo quella con la Fiorentina, ma le buone notizie per Mancini sono diverse. Non solo un gran Ljajic, ma una reazione di squadra enorme che ha portato i nerazzurri, nella ripresa, prima ad accorciare le distanze, poi a giocarsela fino alla fine. E i due pali nel finale: prima Jovetic, poi l’intervento di Reina che con le dita, a gara ormai finita, spinge un colpo di testa di Miranda ancora sul legno, confermano che i nerazzurri se la giocheranno fino alla fine. Il triplice fischio finale, per il San Paolo diventa una liberazione.
Con il successo sull’Inter, il Napoli torna da solo in testa alla classifica di serie A dopo 25 anni. Per trovare l’ultima volta che gli azzurri avevano chiuso una giornata di campionato al comando da soli bisogna infatti risalire al 29 aprile 1990, quando la squadra allora allenata da Bigon vinse il secondo scudetto. Il Napoli aveva già ipotecato lo scudetto vincendo la settimana prima 4-2 a Bologna e chiusero in trionfo battendo 1-0 la Lazio. Da allora il Napoli era stato altre volte in testa alla classifica di serie A ma sempre in coabitazione con altre squadre.
“Il primo posto è il coronamento di un periodo positivo: c’è grande soddisfazione dei nostri tifosi che non provavano un’emozione simile da 25 anni e questo ci fa piacere, ma da domani dobbiamo ripartire perché ancora non abbiamo fatto niente”. Queste le parole del tecnico del Napoli, Maurizio Sarri, dopo la vittoria sull’Inter. “Higuain dice che sognare è lecito? Io non faccio il sognatore: questi ragazzi devono rimanere con i piedi per terra, con 31 punti non ci si salva neanche”, ha aggiunto.
“Per quanto riguardava l’approccio alla partita era una partita facile, per quanto riguardava le reazioni nella partita era difficile: pensavamo di averla vinta e questi errori non dobbiamo farli, in una partita che per 65′ era in totale predominio. Fatto il 2-0 siamo diventati passivi e dopo il gol preso siamo andati in ansia”, ha affermato ancora Sarri, che sull’espulsione di Nagatomo ha parlato di “giallo inevitabile. Se Mancini dice che Callejon ha simulato ha la sua opinione”. “Scudetto derubricato da bestemmia a parolaccia? No, non fatemi scomunicare: è ancora una bestemmia”, ha concluso.
“Non meritavamo di perdere: è una sconfitta ma non sul piano del gioco. La differenza l’hanno fatta anche i loro campioni, Higuain e Reina”. Roberto Mancini recrimina dopo il ko di ieri a Napoli. “All’arbitro – insiste il tecnico dell’Inter – ho detto che Nagatomo era stato espulso per un mezzo fallo, il secondo, mentre il primo era simulazione di Callejon. Lì è cambiata la partita: in 11 non avremmo perso, forse avremmo vinto. Adesso siamo secondi ma non cambia niente. Il Napoli non ha dominato”.