Napoli – Notte di scontri tra tifosi a Napoli. L’arrivo in città degli ultras del Legia Varsavia ha portato degli incidenti all’esterno della stazione Garibaldi. Un nutrito gruppo di tifosi polacchi, una delle tifoserie più calde del Vecchio Continente, si è scontrato con quelli napoletani nella tarda serata di mercoledì. Nei tafferugli, sedati dopo oltre mezz’ora, sono state utilizzate bombe carta, mazze di ferro e bastoni: 16 arresti, 11 feriti.
Diversi gli episodi registrati nella notte, il primo dei quali direttamente all’aeroporto di Capodichino. Una rissa dalla quale sono stati arrestati sette tifosi napoletani e due bulgari gemellati con la tifoseria azzurra. In seguito gli scontri si sono spostati in città davanti alla stazione Garibaldi con sette polacchi arrestati e tre denunciati. Infine, paura anche per quattro ragazzi napoletani: la loro auto, in via Marina, è stata incendiata dagli ultras del Legia e uno di loro è stato anche picchiato.
La Questura ha fornito un primo bilancio dei feriti tra agenti del reparto mobile, un poliziotto ferito da un petardo, carabinieri e tifosi.
I reati contestati per tutti gli arrestati sono: rissa aggravata, resistenza e lesione a pubblico ufficiale, danneggiamento aggravato, porto abusivo di oggetti atti ad offendere. Per una sola persona porto abusivo di un coltello con lama superiore ai limiti consentiti dalle legge e ritenuta arma a tutti gli effetti.
Paradenti, guanti da Kick boxing, spray urticanti ma anche mazze, fumogeni, coltelli. Il materiale è stato sequestrato dalla polizia. I tifosi del Legia erano, dunque, pronti ad un vero ‘corpo a corpo’. Erano in possesso anche di numerosi passamontagna, martelletti frangivetri e di spray lenitivi per i fumogeni.