Napoli, rapina alla Credem: dipendenti ostaggio della banda del buco

di Redazione

Napoli – Sono comparsi dal nulla, in 5 armati e con il volto coperto. Hanno fatto irruzione nell’agenzia numero 5 della Credem (Credito Emiliano), che si trova in via Poggioreale, angolo piazza Nazionale, disarmando la guardia giurata: per trenta minuti i dipendenti presenti nei locali della banca sono rimasti prigionieri dei banditi, in attesa che scattasse la serratura della cassaforte.

Una dinamica che, per certi aspetti, tipologia di irruzione, frasario e modalità comportamentali, ricorda quella di un’altra irruzione della banda del buco, alla filiale Cariparma di piazza Amedeo messa a segno il 16 novembre.

È l’ultimo colpo, in ordine di tempo, della banda del buco. Un’azione chirurgica, precisa, soprattutto studiata, analizzando l’evoluzione dell’intera dinamica del colpo. Nessuna violenza fisica: soltanto voce grossa e pressing psicologico sui dipendenti presenti in filiale alle prese con le operazioni contabili di fine giornata.

L’orario di apertura pomeridiana per il pubblico era infatti già terminato quando nell’area casse sono apparsi i cinque banditi: armi in pugno, volto mascherato, cappellini, guanti in caucciù. Poche parole concettualmente sintetizzabili nel classico: “Fate quello che vi diciamo, non fate gli eroi, e nessuno si farà male”.

Il loro obiettivo la cassaforte-caveau, che era già chiusa. Per aprila, come accade in tutte le banche, è necessario attivare una procedura che almeno due dei banditi hanno mostrato di conoscere in maniera completa. Sapevano, infatti, che occorreva conoscere dei codici e erano altrettanto informati su chi li custodiva. Altro particolare non trascurabile: erano a conoscenza dei tempi di attesa per ultimare la procedura che poi apriva il forziere. Per lunghi e interminabili trenta minuti tutti i dipendenti sono rimasti «ostaggio» dei banditi, sotto la minaccia delle armi.

Scattata la serratura, i banditi hanno preso tranquillamente il contante: 240mila euro. Poi sono andati via, utilizzando lo stesso percorso attraverso il quale erano giunti.

Ripresisi dallo choc i bancari hanno dato l’allarme: sul posto auto della Volante e del commissariato Vasto-Arenaccia. Va detto che la rapina è avvenuta nel pomeriggio di lunedì e tenuta, inspiegabilmente, “sotto traccia” fino a quando, da canali non ufficiali, la notizia è trapelata e le fonti ufficiali l’hanno dovuta confermare.

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