Ancora una volta, l’Italia non ce l’ha fatta ad arrivare agli Oscar con quello che in patria è stato considerato un grande capolavoro: escluso dalla corsa all’ambita statuetta, “Non Essere Cattivo”, il film del regista Claudio Caligari.
Valerio Mastandrea, produttore del film, era stato a Los Angeles con il cast per presentarlo e in quell’occasione aveva detto che era speranzoso e che avrebbe giocato in attacco, pur sapendo che la corsa sarebbe stata proibitiva. “Siamo come una piccola squadretta di provincia che all’improvviso si trova a giocare la Champions League e quello che posso assicurare è che non giocheremo per difenderci, ma con una formazione molto offensiva, un bel quattro-quattro-tre che ci permetta di provare a fare la nostra partita e imporre il nostro gioco. Proveremo davvero a fare del nostro meglio per onorare questo straordinario privilegio che ci è stato dato”.
Privilegio dato dall’ Italia e sottratto dall’Academy che ha apprezzato altri film come ‘The Brand New Testament’, (Belgio), di Jaco Van Dormael, ‘Embrace the Serpent’, (Colombia), di Ciro Guerra; ‘A War’, (Danimarca), di Tobias Lindholm, ‘The Fencer’, (Finlandia), di Klaus Haro; ‘Mustang’, (Francia), di Deniz Gamze Erguven; ‘Labyrinth of Lies’, (Germania), di Giulio Ricciarelli; ‘Son of Saul’, (Ungheria), di Laszlo Nemes; ‘VIva’, (Irlanda), di Paddy Breathnach e ‘Theeb’, (Giordania), di Naju Abu Nowar.
“Dal cinema americano – aveva detto il produttore – dovremmo imparare a lavorare di più sulla pre-produzione e sull’aspetto relativo all’industria del cinema: loro sono davvero molto bravi, poi, per il resto, facciamo tutti la stessa cosa: cinema. E spero che questo film venga apprezzato per quello che è”.