Quarto (Napoli) – A Quarto la prima giunta a guida M5S in Campania vacilla dopo l’inchiesta del pm di Napoli Henry John Woodcock sul voto di scambio politico mafioso e sul presunto ricatto dell’ex consigliere comunale grillino Giovanni De Robbio al sindaco grillino Rosa Capuozzo.
Dopo le dimissioni del consigliere, indagato per voto di scambio e tentata estorsione aggravata al sindaco ed espulso dal M5s, arrivano le dichiarazioni in conferenza stampa del primo cittadino del centro flegreo.
“Ho notato quasi un festeggiare degli altri partiti per le presunte infiltrazioni della camorra nel Movimento 5 Stelle. Dobbiamo invece essere uniti per rompere vecchi equilibri. Non ho denunciato il consigliere – afferma il sindaco – perché non ritengo di aver subito minacce da parte sua sia sulla nomina di assessori di fiducia, sia per favorire imprese di amici nell’assegnazione dello stadio, sia per assumere in Comune sue persone. Con De Robbio solo divergenze politiche”.
Il consigliere – ha spiegato il primo cittadino – non riscuoteva la fiducia del sindaco da subito. “Non aveva la mia fiducia – spiega – perciò non ho appoggiato la sua candidatura a presidente del consiglio comunale, benchè da prassi la carica venga attribuita al primo degli eletti”.
Capuozzo non ritiene che la presenza nella commissione urbanistica dello stesso De Robbio, abbia potuto influenzare le scelte sul Piano Urbanistico Comunale. “Il Puc – ha aggiunto – è ancora oggetto di studio e di dibattito e verrà approvato di concerto con i cittadini e le associazioni di categoria. La nostra idea è in totale contrapposizione con le scelte delle passate amministrazioni”.