Ragusa – La squadra mobile di Ragusa sta continuando le ricerche sulla scomparsa di Maria Di Martino, avvenuta il 22 febbraio 2005 e che vede come imputato davanti alla Corte d’Assise di Siracusa il genero Giuseppe Maurici.
L’ipotesi degli inquirenti è che il corpo della donna sia stato occultato dopo l’omicidio, dato che è scomparsa anche un’ingente somma di denaro. Il corpo della donna era già stato cercato, ma mai a casa dell’imputato. Ieri si è celebrata una delle udienze che vedono Maurici imputato per omicidio volontario e occultamento di cadavere.
Le indagini della squadra mobile, nel trattare il ‘cold case’, si sono concentrate in questi giorni nella casa di Maurici a S. Croce Camerina, in base al sospetto che l’uomo abbia occultato il cadavere nelle fondamenta della casa in costruzione di sua proprietà.
Qualche giorno dopo la scomparsa della donna, il genero aveva acquistato diversi metri cubi di cemento, elemento che, alla luce del tragico evento, è apparso anomalo. Alla luce delle nuove informazioni assunte dalla squadra mobile di Ragusa, la Procura ha delegato gli ufficiali e agenti della polizia in servizio presso la Questura di Ragusa, il servizio polizia scientifica di Roma e le unità cinofile molecolari di Palermo alla ricerca nella casa di Maurici di tracce di resti umani.
Gli investigatori per tre giorni hanno utilizzato speciali strumentazioni per ‘radiografare’ le strutture della casa, comprese le fondamenta, e hanno ispezionato i luoghi con i cani molecolari addestrati alla ricerca di resti umani.
Le ricerche hanno permesso alla squadra mobile di acquisire importanti elementi che potrebbero fornire novità rilevanti. Alcuni reperti sono stati inviati al servizio di biologia della polizia scientifica. I risultati saranno consegnati a breve.