Sono arrivati in circa duecento dalle zone colpite dai default di Banca Etruria, Banca Marche, Carichieti e CariFerrara sotto la sede della Banca d’Italia per urlare la loro rabbia contro il decreto salva-banche, chiedere il rimborso integrale di azioni e obbligazioni e le dimissioni del governatore di Bankitalia Ignazio Visco e del presidente della Consob Giuseppe Vegas.
Nel mirino della protesta dei risparmiatori sono finite tutte le istituzioni italiane, dal governo al presidente Mattarella, tanto che i manifestanti sono arrivati ad appellarsi al Papa a cui è stata inviata una lettera dal Comitato Vittime salvabanche, Adusbef e Federconsumatori, per chiedere un’udienza.
“Confidiamo in Lei caro Papa Francesco – si legge nella missiva – per aiutarci a far comprendere a governanti sordi e ciechi, a tecnocrati, cleptocrati europei di Troika e Bce che stanno portando il mondo verso la catastrofe, che non può essere il paradigma dell’arbitrato affidato a foglie di fico a restituirci la dignità, ma il risarcimento integrale dei nostri beni espropriati”.
Gli obiettivi della manifestazione sono chiari come spiega Elio Lannutti, presidente Adusbef: “Il fondo stanziato è un’elemosina; servono invece rimborsi integrali”. Lannutti si scaglia poi contro gli organi di vigilanza: “Chi ha sbagliato deve pagare, Visco e Vegas devono stare in galera se no tra tre anni siamo da capo”. E non risparmia Mattarella: “Temo che il presidente della Repubblica, sia diventato il presidente della Repubblica delle banche. Le vittime hanno infatti chiesto di essere ricevute, ma non sono state degnate di risposta”.
Per le dimissioni dei vertici di Bankitalia e Consob anche il presidente Federconsumatori, Rosario Trefiletti: “Devono chiedere scusa agli italiani e poi andare a casa”. E aggiunge: “Con questo decreto si sta dicendo al Paese che il risparmio può essere portato via; è un messaggio gravissimo e delirante”. Mentre la portavoce del Comitato Vittime del salvabanche, Silvia Battistelli, ricorda che “il fondo stanziato dal governo non ripaga assolutamente i risparmiatori e l’arbitrato proposto è un motivo per continuare a fare una guerra tra poveri”. Le sigle hanno poi garantito che la battaglia proseguirà con un altro sit-in sotto la Consob e una grande manifestazione, senza escludere le vie legali se non ci saranno i risarcimenti.
Al sit-in hanno preso parte anche esponenti del Movimento 5 Stelle, tra cui Alessandro Di Battista, e il sentore di Forza Italia Maurizio Gasparri. Per Di Battista “Bankitalia deve vigilare ma non può perché è controllata dalle banche private ed è in conflitto di interessi come lo è la famiglia Boschi. Serve una riforma della governance e bisogna distribuire i dividendi a questi risparmiatori”. Linea simile anche per Gasparri secondo cui è “scandaloso che Visco sia ancora al suo posto” e “va rimosso con urgenza”. E aggiunge: “Risarcire i risparmiatori è anche interesse di tutto il sistema bancario perché in caso contrario ci sarà un crollo del risparmio”.