Tutto il mondo – particolarmente quello del rock – piange la scomparsa del noto Scott Weiland, ex cantante degli Stone Temple Pilots. La salma dell’artista, deceduto a 48 anni, è stata trovato su un tour bus su cui viaggiava mentre si trovava in Minnesota per un concerto con il suo gruppo attuale, i Wildabouts.
A diffondere la notizia è stato Dave Navarro già chitarrista dei Jane’s Addiction e dei Red Hot Chili Peppers. Dopo i primi lanci via social, la notizia della morte del cantante è stata confermata anche sulla sua pagina Facebook. Ancora sconosciute le cause della morte.
Gli Stone Temple Pilots sono stati un gruppo fondamentale nell’evoluzione rock dei primi anni 90. Con brani come “Interstate Love Song”, “Plush” e “Vasoline” lasciarono la loro impronta nella rivoluzione grunge che investi il panorama musicale. Scioltisi alle soglie del nuovo millennio hanno poi dato vita a una reunion tra il 2008 e il 2014. In entrambi casi la storia con Weiland terminò piuttosto bruscamente, anche a causa dei molteplici problemi di droga e alcol del cantante (che venne anche arrestato per possesso di crack ed eroina).
Nel 2003 Scott Weiland partecipò al progetto Velvet Revolver, un supergruppo che vedeva, oltre a Weiland, tre ex componenti dei Guns N’ Roses: Slash alla chitarra, Duff McKagan al basso e Matt Sorum alla batteria.