Reggio Calabria – Già lo scorso marzo fu sorpreso dalla polizia in auto con un ragazzino, in un luogo appartato e poco frequentato. Allora il giovane raccontò di averlo conosciuto in una chat per incontri omosessuali.
Si tratta di un sacerdote di 44 anni, oggi arrestato dalla squadra mobile di Reggio Calabria per prostituzione minorile, sostituzione di persona, detenzione di materiale pedopornografico e adescamento di minorenni.
Il minorenne ha riferito di aver concordato un incontro con il sacerdote attraverso WhatsApp e di aver ricevuto la somma di 20 euro per un rapporto sessuale consumato in macchina poco prima dell’arrivo dei poliziotti.
Nel corso delle indagini i poliziotti hanno effettuato anche numerose intercettazioni telefoniche ed ambientali dalle quali sono emerse le conferme al racconto del minorenne. Durante una perquisizione gli agenti hanno trovato tracce di numerose chat con richieste di incontri sessuali, con soggetti minori o con adulti, a pagamento e non, alcuni dei quali consumati.
Dall’attività investigativa è emerso, tra l’altro, che il “religioso” utilizzava falsi nomi e diceva di svolgere professioni diverse da quella effettiva. E, ancora, deteneva materiale pedopornografico che aveva acquisito chattando e che aveva salvato nei suoi smartphone.