Ha 50 anni e la consapevolezza matura e cosciente di chi può ancora conoscere se stesso e i propri limiti, che saranno sempre una costante nell’esistenza individuale.
È una Valeria Golino che si muove sulle orme di un ossimoro dominante quella che si mostra sulla cover di Vanity Fair per una lunga chiacchierata su tempi particolarmente ostici per l’attrice e regista.
E mentre è sul set dell’ultimo film con Margherita Buy, “La vita possibile”, racconta di quella vita – possibilmente – normale e complessa che è la sua. E parte dal rapporto che lei stessa ha con quell’età anagrafica, troppo più in la con la sua dea interiore, che, invece, “ha ancora voglia di piacere”.
Un piacere che però, Valeria vuole riservare solo a pochi eletti, uno tra tutti il suo Riccardo Scamarcio, suo compagno da 10 anni: “Stiamo insieme, ma non mi piace dire che ci amiamo – dice l’attrice che asserisce di non potersi, allo stesse tempo, innamorarsi di qualcun altro che non sia lui.
Controllata, equilibrata, calma e allo stesso tempo perfezionista, Valeria Golino ha ancora molto da capire, anche alla sua età: “La giovinezza dei miei 50 anni. C’è molto da scoprire a questa età. Ci sono anche rogne e devi capire come il tuo corpo cambia”. Un corpo che matura, ma di cui Valeria discute come una realtà ancora in evoluzione: “Io in realtà nel mio erotismo sono acerba”.
Eroticamente acerba e con un’allergia per l’intimità: “L’intimità non è amica dell’erotismo. Io e Riccardo non siamo intimi, tratteniamo il mistero…”. Che è poi un po’ la chiave perché una relazione duri a lungo. E la loro va avanti da dieci anni. Guai ad abbassare la guardia però: Non do nulla per scontato. E credo neanche lui. Quindo l’ha fatto se n’è accorto…”. Su tradimento e fedeltà appare possibilista e più morbida di quello che lei stessa pensa di essere: “Può succedere, soprattutto nelle storie lunghe, nei rapporti che vogliono sopravvivere…”. Di bambini non ne ha avuti:”Non avere figli ti dà un movimento che è tuo personale, ti fa restare nella giovinezza, hai solo responsabilità di te stesso e delle persone che ami..” Ma ammette anche: “Detto questo, il desiderio di un figlio rimane uguale, non lo superi solo perché il corpo non può più…”.