Napoli – Nell’auditorium di Scampia si è tenuta l’iniziativa della neonata associazione “Anti Periferie”, presieduta da Ciro Froncillo. L’obiettivo principale dell’associazione consiste nel dare una speranza alle zone periferiche di Napoli. In un paese che cambia, o che quantomeno prova a cambiare, dove si riforma la strutturazione di Camera e Senato, si riforma il mondo del lavoro e si riformano i rapporti internazionali, la situazione delle periferie resta sempre la stessa, di continuo degrado, abbandono ed emarginazione.
“Il Comune di Napoli è ormai diventato periferia della provincia – dichiara Ciro Froncillo, presidente della associazione – Le municipalità, in compenso, sono organismi vuoti di potere e per questo chiediamo un rafforzamento delle stesse, attraverso la modifica dello statuto comunale che miri a decentrare i poteri rendendo più forti le stesse municipalità, dando ai presidenti il giusto ruolo di governance che attualmente non hanno e mettendo nelle condizioni i consiglieri municipali, eletti in modo diretto dal popolo, di avere la giusta agibilità politica ed amministrativa. Non è possibile, che essi, siano ridotti a meri segnalatori di inconvenienti e malfunzionamenti. In caso contrario meglio abolirli gli enti municipali, visto che non hanno alcun potere decisionale”.
“Attraverso questa iniziativa – prosegue Froncillo – vogliamo rivendicare il nostro diritto alla vivibilità, che troppo spesso è negato soprattutto agli abitanti che vivono nell’area che co prende Secondigliano, Miano e Scampia. Il Forum delle ‘anti periferie’ tiene insieme persone che, grazie alla loro esperienza e professionalità, grazie alla loro passione e dedizione, grazie alla loro volontà e caparbietà, vogliono combattere il degrado e l’abbandono delle periferie”.
Idee chiare per il presidente della associazione, che non intende tirarsi certamente indietro. “Costituiremo comitati e coinvolgeremo associazioni e cittadini per realizzare questo nostro sogno. – conclude Froncillo – La nostra associazione, ha infatti l’obiettivo di costituire il ‘Forum Nazionale delle periferie italiane’”.