Pomigliano (Napoli) – Dopo anni, per la prima volta, lo stabilimento Fiat di Pomigliano d’Arco non chiuderà per la festa di San Felice, patrono di Pomigliano d’Arco. La decisione è stata adottata dalla Fca e giustificata dalla necessità di tenere aperto lo stabilimento per le numerose richieste di fabbricazione della Panda. Il giorno di festa sarà recuperato dai lavoratori il prossimo 3 giugno.
Ciò ha diviso i lavoratori, soprattutto i pomiglianesi, e destato amarezza nella chiesa locale. Il vescovo di Nola, Beniamino De Palma, ha attaccato duramente la Fca: “Sacrificano sull’altare del profitto i diritti dei lavoratori, delle loro famiglie insieme all’identità culturale di un’intera comunità”.
“Non si badi solo al profitto”, ha detto anche il parroco della fabbrica, Don Peppino. “Noi non siamo contro il lavoro. Anzi. La nostra Chiesa ha seguito l’evolversi della vicenda nello stabilimento di Pomigliano. I cassaintegrati si sono rivolti a San Felice per poter tornare a lavorare, hanno portato la sua statua a spalla in processione, ed ora il nostro Santo viene messo da parte”.