Sfratti, Lettieri: “Napoli Servizi colpisce cittadini in regola”

di Redazione

Napoli – “Siamo arrivati al paradosso, la Giunta guidata da de Magistris approva delibere illegittime per riconoscere il diritto ai centri sociali e ai collettivi di occupare abusivamente gli immobili di proprietà del Comune, come il Filangieri, i cui costi gravano sulle spalle dei napoletani e non si tutela il diritto di chi ha già regolarizzato da annile procedure per il condono”.

Lo dichiara Gianni Lettieri, imprenditore e candidato sindaco a Napoli, durante la conferenza stampa dal titolo ‘Tutti i napoletani hanno diritto ad un tetto’, organizzata insieme a Marco Nonno, vicepresidente del consiglio comunale, Vincenzo Moretto, capogruppo consiliare di Fratelli d’Italia e Mimmo Palmieri capogruppo in Consiglio comunale Ncd.

“Il 30 dicembre – spiega Nonno – la Napoli Servizi ha inviato minacce di sfratto su mandato del Comune. Seimila le lettere recapitate, attraverso posta privata e al costo di circa 6 euro, ai cittadini di Chiaiano e Pianura, ai quali si impone un pagamento di novemila euro per occupazione indebita e di consegnare le chiavi entro 30 giorni, in caso contrario, chi si rifiutasse di lasciare casa, dovrà pagare 150 euro al mese. L’anomalia scatta perché la maggior parte delle vittime di queste minacce, non solo hanno pagato regolarmente il condono, ma hanno anche avuto la concessione edilizia, con disposizione dirigenziale del comune di Napoli, provvedimento che revoca l’ordinanza di acquisizione al patrimonio comunale”.

“Saremo sul territorio – ribadisce Nonno – con sportelli e una modulistica prestampata per aiutare i cittadini e gestire il sopruso messo in atto dall’attuale amministrazione comunale”. Per Lettieri l’attuale amministrazione comunale non governa in modo equo: “Il caso della Napoli Servizi – prosegue – è l’indicatore delle scelte irrazionali dell’attuale amministrazione. Il sindaco sfratta cittadini rispettosi e che sono in regola e fa pagare ai napoletani acqua, luce e fitto del Filangieri occupato dai collettivi. E’ questo un modo sano di tutelare famiglie e cittadini?”.

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