Aversa – L’Aifvs – Associazione Italiana Familiari delle Vittime della Strada e l’associazione Onlus delle Mamme Coraggio escono allo scoperto e lanciano la sfida a tutti coloro che intendono candidarsi alla carica di primo cittadino.
“Dopo l’esperienza fatta con i consiglieri eletti dalla lista noi avversari che si erano impegnati ad affiancarci nella lotta ingaggiata da anni delle nostre associazioni per garantire la sicurezza stradale che alle parole non hanno fatto seguire azioni concrete al punto che nei tre anni di amministrazione Sagliocco abbiamo visto strade trasformate in gruviera, semafori non funzionanti, attraversamenti pedonali scomparire per mancanza di manutenzione i tanti cittadini elettori aderenti alle nostre due associazioni non hanno certamente intenzione di dare appoggio agli stessi candidati che oggi si propongono con nomi diversi per riacquistare credibilità”, affermano Elena Renzullo e Biagio Ciaramella, responsabili cittadini della due associazioni.
“Poco conta che abbiano collaborato alla raccolta di firme avviata dalle nostre associazioni affinché venisse inserito nel codice penale il reato di omicidio stradale. Quella fatta dai nostri ex amministratore era – sottolineano – semplicemente una operazione d’immagine, per salvare la faccia, alla quale hanno partecipato sotto la pressione psicologica di una iniziativa che era stata messa in atto in tutta la penisola”.
“Se davvero avessero avuto a cuore la sicurezza stradale avendo il tempo, perché comunque hanno amministrato tre anni, avrebbero potuto – dicono – produrre fatti concreti, visibili come la rimessa in funzione dei semafori difettosi o addirittura fuori servizio presenti sulla variante o l’acquisto di un alcolimetro di cui dotare la polizia municipale per il quale era stato previsto uno stanziamento di alcune migliaia di euro finiti in chissà quale capitolo di spesa”.
“Questo ed altro avrebbe potuto realizzare in tre anni di amministrazione i consiglieri comunali eletti dalla lista Noi Aversani alla quale le nostre associazioni – sottolineano Ciaramella e Renzullo – hanno dato copioso sostegno fidando nell’impegno avevano assunto in merito alla sicurezza stradale”. “Invece non è accaduto nulla e in tre anni di gestione la situazione è peggiorata. I morti sulle strade cittadine sono aumentati, così come gli incidenti stradali”.
“Per questo motivo tutti gli addetti alle nostre associazioni hanno deciso – annunciano – di non prendere in considerazione candidature a sindaco di liste che non pongano al primo posto nel programma amministrativo la sicurezza stradale, assumendo precisi impegni ed indicando tempi precisi entro cui questi impegni saranno trasformati in fatti reali”.
“Per questo – concludono – chiediamo a tutti coloro che intendono proporsi alla carica di primo cittadino di rendere pubblici i programmi senza celarsi dello schermo dell’ipocrisia che maschera la frase abusata, da tutti coloro che hanno già avviato la campagna elettorale, di volere scrivere i programmi elettorali con i cittadini. Il recente passato ha dimostrato che si tratta solo di chiacchiere”.