Caserta – Prosegue, senza sosta, l’ondata di controlli a 360 gradi eseguiti dai carabinieri della compagnia di Caserta. Nella serata tra il 22 e 23 gennaio, infatti, in prossimità del fine settimana, i militari dell’Arma, agli ordini del capitano Silvia Gobbini, con il supporto dei carabinieri del Nas e Nil, hanno esteso i controlli anche ad alcuni esercizi commerciali della centralissima via Mazzini.
A ricevere “la visita” dei carabinieri sono stati il ristorante “Trattoria illegale” ed il lounge bar “Contemporaneo”.
Nei confronti del primo esercizio commerciale è stato eseguito un provvedimento di sospensione dell’attività per la presenza di 2 lavoratori in nero su 3 con sanzione di euro 8mila euro. Allo stesso esercizio commerciale sono state poi imposte prescrizioni per aver omesso di inviare i tre lavoratori dipendenti alle visite mediche e per violazioni per carenze igienico – sanitarie, con ulteriore sanzione pecuniaria di 4mila euro.
Meglio è andata, invece, al lounge bar “Contemporaneo” al cui titolare è stata elevata la prescrizione per aver omesso di inviare 3 lavoratori dipendenti alle visite mediche e per violazioni da carenze igienico-sanitarie, con sanzione pecuniaria di 4mila euro.
Nel corso dell’intero servizio, finalizzato a contrastare l’illegalità diffusa, gli stessi militari dell’arma hanno anche controllato 70 veicoli e 120 persone, ritirata una patente di guida, accertate 17 violazioni al codice della strada per complessivi 6.700 euro di sanzioni, sequestrati 3 veicoli sprovvisti della prevista copertura assicurativa e sanzionato un parcheggiatore abusivo in Piazza Margherita.
Non è poi mancato l’arresto di Pietro Paolella, 47enne napoletano, colpito da ordinanza di sospensione dell’affidamento in prova ed ordine di carcerazione, emesso dall’ufficio di sorveglianza del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere. Paolella, che dopo aver scontato tre anni per rapina commessa nel 2009 a Pescara, era stato collocato nella comunità “Le Ali” di Caserta, in via Vivaldi, ha più volte commesso violazioni alla vita comunitaria. L’arrestato, dopo formalità di rito, è stato condotto nella casa circondariale Santa Maria Capua Vetere.