Aversa – Cimitero cittadino in abbandono con il personale praticamente inesistente tanto che si va avanti anche grazie al volontariato di un lavoratore socialmente utile che, nonostante sia andato in pensione nelle scorse settimane, per senso civico, sta continuando, per quanto possibile ad espletare la sua attività.
E’ un vero e proprio allarme quello lanciato da diversi cittadini aversani oltre che da addetti ai lavori che, per ovvii motivi, preferiscono rimanere anonimi. Ma la situazione è sotto gli occhi di tutti per cui la stessa segnalazione superflua ad eccezione per quanti sono deputati a garantire un’adeguata manutenzione per garantire quello che in tanti definiscono il giusto decoro di un luogo particolare.
La precedente amministrazione sembrava avere intrapreso un opportuno cammino in questo senso, iniziando a rivalorizzare il sepolcreto con una serie di azioni che ai più attenti non saranno certo passate inosservate: la totale ripavimentazione dei viali del cimitero, che erano un vero sfacelo, l’impermeabilizzazione di buona parte dei lotti esterni delle nicchie comunali, che erano in decadenza, l’assunzione in carico del servizio lampade votive evitando lo spegnimento delle luci ai defunti. Operazione, quest’ultima, che ha permesso, inoltre, un introito alle disastrate casse comunali di un incasso annuo di oltre duecentomila euro, operando anche in modo da salvaguardare il personale specializzato della precedente ditta gestore del servizio.
Tutto questo ha avuto una fortissima decelerazione nei mesi della gestione commissariale (iniziata lo scorso mese di settembre e che ha visto succedersi due commissari straordinari) che eppure ha provveduto a nominare un dirigente e un direttore. Ma, evidentemente, tanto non è bastato, visto l’instaurarsi in questi mesi, di un regime di immobilismo che ha riportato il cimitero indietro nel tempo.
Quali i deficit più evidenti? Presto detto: la manutenzione dei loculi comunali è totalmente ferma, così come sono bloccati i lavori di edificazione dei 200 loculi che avrebbero dovuto far fronte alle necessità cittadine. Un aspetto da non poco conto considerato che la carenza di loculi fa schizzare i costi in maniera esorbitante al mercato nero che esiste e viene esercitato più o meno apertamente anche se tutti fanno finta di nulla. Il verde pubblico e la pulizia, affidato, incredibilmente considerata la quantità, ad una sola unità di personale, in precedenza coadiuvata da due lsu dei quali uno è stato assegnato ad altra mansione mentre il secondo, raggiunti i termini pensionistici, continua a prestare, gratuitamente e per quello che può, la propria manovalanza.
Per quanto riguarda il servizio lampade votive, servizio per il quale la casa comunale ha regolarmente riscosso i canoni annuali nell’anno appena trascorso, è stato garantito solo grazie all’operatività degli addetti al servizio, che a proprie spese e senza vedersi riconosciuto il benché minimo compenso hanno provveduto a far fronte ai disagi di un impianto vetusto, garantendo la manutenzione alle lampade. Da circa un mese, le salme che arrivano presso il cimitero per essere inumate non possono beneficiare della propria lampada votiva essendo terminato il materiale necessario.