Carinaro – I consiglieri del gruppo di opposizione “Uniti per Cambiare” – Giuseppe Barbato, Assunta Madonia, Alfonso Turco e Massimo Emiliano Petrarca – hanno presentato un’istanza di annullamento, in autotutela, della delibera di giunta numero 150 del 15 dicembre scorso, relativa all’integrazione alla programmazione del fabbisogno del personale triennio 2015/2017; della determina numero 113 del 17 dicembre scorso, riguardante l’avviso di procedura concorsuale per l’assunzione di un istruttore direttivo contabile (categoria D); e il parere dell’organo di revisione sulla stessa delibera numero 150, emesso il 10 dicembre scorso. La richiesta è stata inviata, per conoscenza, anche al Prefetto di Caserta.
“Abbiamo ritenuto opportuno – spiega il capogruppo Giuseppe Barbato – invitare il sindaco, il responsabile dell’Area Affari Generali e della Polizia Municipale, il Revisore dei Conti, e tutta la maggioranza consiliare, ad annullare tali atti deliberativi, ciascuno per la propria parte di competenza, in via di autotutela, in quanto manifestamente illegittimi”.
“Impudentemente, – accusa Barbato – l’amministrazione comunale si era cimentata nel presentare un atto da approvare in Consiglio comunale non avendo avuto nemmeno gli emolumenti in conto capitale. Come si suol dire volevano ‘vendere la pelle dell’orso senza averlo’”.
“Ci stiamo adoperando ancora di più – fa sapere il capogruppo dell’opposizione – per scoprire altre inadeguatezze sempre perpetrate da questi signori. Se non avessimo avuto la capacità di studiarci tutte le carte avremmo permesso l’approvazione di un altro atto illegittimo”.
Barbato, infine, avverte: “Attendiamo successivi provvedimenti di annullamento e, nel caso non comprendessero le nostre istanze, non esiteremo un solo istante ad informare la Corte dei Conti”.
L’opposizione lancia accuse anche sul rinvio del punto all’ordine del giorno del Consiglio comunale riguardante l’ottava variazione al bilancio di previsione 2015, e cioè sui finanziamenti del Ministero dell’Istruzione riguardanti la sicurezza degli edifici scolastici. “Su tale punto – spiega Barbato – la minoranza aveva inviato una diffida tanto da indurre la maggioranza non solo a rinviare il punto all’ordine del giorno ma ad ammettere che c’era stato un maldestro tentativo di approvare un finanziamento senza averlo avuto”.