Aversa – Da questa mattina è ripresa l’attività degli esercizi commerciali situati nei locali posti al piano terra del complesso dell’Annunziata presenti nel tratto di via Roma compreso tra l’ingresso della facoltà di ingegneria e Porta Napoli chiusi dal 18 novembre.
Lo stop era stato imposto dalla magistratura che ne aveva deciso il sequestro per motivi precauzionali dettati dalla necessità di mettere in sicurezza il primo piano dell’edificio dopo il crollo avvenuto il 30 di ottobre a seguito di lavori di ristrutturazione di alcuni locali che causarono la morte di un operaio.
Una chiusura dovuta ma che è apparsa ai commercianti ingiustificata per essere stata troppo lunga dal momento che la chiusura dell’ingresso della facoltà, immediatamente adiacente ai negozi, era stata di breve durata.
Per i commercianti la prolungata chiusura rappresentava la condanna a morte del loro attività cosicché hanno espresso il loro dissenso attraverso striscioni e manifesti posizionati lungo il marciapiede antistante i negozi nello stesso giorno in cui le luminarie natalizie venivano installate a Porta Napoli.
Una protesta che è stata portata sui social network mostrando all’intera penisola un aspetto negativo della città qual è quello della mancanza di tutela del diritto al lavoro dei cittadini denunciato dai commercianti che sono stati costretti a chiudere gli esercizi proprio nel periodo delle festività natalizie che avrebbe potuto rilanciare un settore in crisi da moltissimo tempo. Per far fronte al problema alcuni dei commercianti avevano trasferito provvisoriamente l’esercizio in altri locali presenti in altre zone della città caricandosi di nuove spese.
E per questo c’è chi avrebbe già avviato un’azione legale nei confronti dell’amministrazione per ottenere il risarcimento dei danni e del mancato guadagno conseguenti alla chiusura degli esercizi diventata particolarmente lunga per il ritardo con cui è stata effettuata la messa in sicurezza dei locali interessati dal crollo.