Forza Italia, Dello Vicario: “Basta col contrapporre politica e società civile”

di Antonio Arduino

Aversa – Per la scelte del commissario cittadino Forza Italia rischierebbe la disintegrazione. Questo in sintesi quanto afferma l’azzurro Gianpaolo Dello Vicario  l’ex consigliere comunale, ex assessore ed ex vicepresidente dell’amministrazione provinciale in un comunicato in cui critica duramente il modus operandi di Paolo Galluccio che sembra “impegnato ad offendere inopportunamente sul personale chi ha ricoperto ruoli prestigiosi di partito piuttosto che riuscire a coinvolgere in primis il candidato locale alla Regione” nella scelta del nome da indicare quale candidato alla carica primo cittadino.

“Il dibattito all’interno e fuori dal partito – continua Dello Vicario – si trascina, in maniera anche estenuante e autolesionista, sul binario della contrapposizione tra società civile e politica, come se chi ha esperienza politica non facesse parte della società civile e chi fa parte della società civile non potesse o non fosse impegnato in politica. In seguito al comunicato del commissario Galluccio sono sorte polemiche, fibrillazioni di movimenti e orgogliose prese di posizioni di partiti in quanto lo stesso non ha bene rappresentato la volontà di quella assemblea. 

E’ pur vero che la volontà di una parte e’ quella di mascherarsi dietro la dicitura ‘società civile’ per continuare a dividere e non aggregare, per ripetere una corsa in avanti già vista che si nutre di disgregazione e per questo muore di implosione, di chi dopo aver beneficiato guarda altrove, di chi ha ricevuto promesse di assessorati e di chi è stato imbeccato dai furbetti che mirano ad altre più consistenti prebende, ma è vero allo stesso modo che una parte consistente era per affermare indiscutibilmente l’orgoglio di una comunità e di un partito che ha sempre primeggiato e vinto, e, vuole continuare a farlo senza neppure ipotizzare un solo passo indietro.

L’unica distinzione che mi sembra più corrispondente alla realtà è quindi solo tra politici e politicanti. Se chi doveva lavorare alla ricostruzione di un gruppo politico non ha fatto altro che offendere inopportunamente sul personale chi ha ricoperto ruoli prestigiosi di partito piuttosto che riuscire a coinvolgere in primis il candidato locale alla regione lascia pensare che ci sia, c’è una precisa volontà, ponendo come problema la suddetta contrapposizione, di condurre il partito alla totale disintegrazione.

Si intuisce che la querelle è creata a tavolino e serve solo a chi non ha capito che i cittadini sono più intelligenti di loro, a chi non si arrende all’idea che la scelta di un candidato sindaco spetta a tutti quelli che condividono un azione trasparente di governo e non ai nominati o ai mandatari, che potrebbero creare danni non indifferenti così come è già accaduto. Credo che l’unica strada percorribile e credibile sia affidarsi a regole certe e criteri condivisi, ricostruire la squadra di persone con un minimo d’esperienza e che sanno quel che fanno, tarpare le ali a protagonismi sterili e millantati, e, soprattutto non abbandonarsi a scelte ed improvvisazioni di ‘giovani’ con appetiti da prima repubblica.

Appare evidente che per questo abbiamo tutti il dovere di essere politici, ossia di interessarci al bene della nostra città, di dare un contributo e a far si che i politicanti siano una volta per tutte isolati. Di più, dopo gli ultimi risvolti, al fine di evitare strumentalizzazioni da parte di una sinistra sempre pronta alla ignobile speculazione, occorre insistere sulla trasparenza delle proposte di governo della città in modo da scongiurare qualsiasi ipotesi di conflitto di interessi”.

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