Aversa – “Era una bellissima giornata di sole il 25 febbraio 1941, quando mi presentai al Comando Legione Allievi di via 21 Aprile a Roma. Mi presentai con una tremarella addosso, con la tristezza smarrita del novizio, con una valigia di fibra sospesa a mezz’aria e con un sacco di tante speranze. Nulla lasciava presagire i funesti eventi, il durissimo destino che si stava ‘addensando’ sulla nostra povera giovinezza, di una vita appesa ogni giorno al filo capriccioso del destino, di tante sofferenze da patire”.
Comincia così il diario di Biagio Simeone scritto nei due anni di prigionia trascorsi in un campo di lavoro di uno stalag tedesco. Un diario scritto per far conoscere ai familiari e, forse, ricordare, le sofferenze, le brutture, le speranze di quei due lunghi e durissimi anni.
Nativo della provincia di Frosinone, sposato nel 1947 con l’aversana Anna De Vivo, oggi ultranovantenne, Biagio ha vissuto ad Aversa dal 1945 fino alla morte avvenuta nel 2000. Nel Giorno della Memoria, che commemora la Shoah, i familiari riceveranno con la consegna di una medaglia d’onore concessagli dallo Stato Italiano.
Abbiamo incontrato Sofia Simeone Grimaldi, che sarà presente a Frosinone in occasione della cerimonia.