Referendum su Shunt ferroviario, Bove: “Ma siamo su Scherzi a parte?”

di Redazione

Maddaloni – Il consigliere comunale di opposizione Luigi Bove commenta la decisione del sindaco di Maddaloni, Rosa de Lucia, di ricorrere al referendum popolare per la questione dello shunt ferroviario.

“Appena ho letto il comunicato del sindaco De Lucia mi sono chiesto se ella fosse stata ‘vittima eccellente’ di ‘Scherzi a parte’ che avrebbe deciso di attribuire alla stessa parole mai pronunciate. Poi ho tristemente scoperto che invece il comunicato stampa corrisponde alle reali dichiarazioni del primo cittadino.

Sarebbe stato bellissimo se il sindaco tre mesi fa oppure ad agosto 2015, quando è arrivato il progetto di Rfi sullo shunt, si fosse rivolta alla città; ma ora cosa chiede alla Città? Vuole scaricare la responsabilità ai cittadini? Che amarezza. Un sindaco rappresenta la città non gioca con la città.

Oggi il sindaco De Lucia dichiara di voler chiedere ai cittadini di Maddaloni di esprimersi sulle proposte alternative che Rfi presenterà  e allora mi domando e chiedo: il sindaco ha deciso di far convocare una nuova seduta di consiglio comunale per far revocare la delibera numero 33 del 09/12/2015 con la quale la maggioranza più il Pd e Calatia Libera, decidevano di chiedere a Rfi di approvare un progetto alternativo ‘con innesto sull’ attuale storica linea Cancello – Caserta’, tradotto quindi soppressione dei passaggi a livello?

Allora vogliono revocare la delibera n 33? Bene, la revocassero. Ma addirittura nel comunicato stampa di ieri, a firma del Sindaco Rosa De Lucia, si legge che invece il referendum verterà sulle proposte alternative che Rfi avanzerà. Allora il 09 dicembre del 2015, in consiglio comunale, in autentica solitudine, dissi il vero quando dichiarai che stavano dando una delega in bianco a Rfi e che quindi io avrei votato contro? Evidentemente i miei sospetti di una delega in bianco a Rfi oggi diventano certezza se il sindaco dichiara che bisognerà scegliere sulle proposte che Rfi avanzerà. Insomma un coacervo di contraddizioni emergono chiaramente e dalla bocca del sindaco.

Perché il sindaco invece non dice come stanno realmente le cose? E cioè che lo shunt non è scongiurato del tutto; che la conferenza dei servizi sarà procrastinata e che nei tavoli tecnici tra il Comune e Rfi, se le ipotesi che saranno messe in campo non convinceranno Rfi, si tornerà allo shunt?. Un sindaco se rimane vittima dei suoi stessi giri di parole e ricorre all’ arma della demagogia, deve solo togliere il disturbo”.

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