A San Felice a Cancello i carabinieri hanno tratto in arresto, in esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dalla prima sezione monocratica del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, Vincenzo Carfora, 45 anni, del posto.
All’uomo è contestato il reato di maltrattamenti in famiglia ed atti persecutori in danno della moglie 40enne. L’uomo, all’atto dell’esecuzione del provvedimento, si trovava già sottoposto al regime degli arresti domiciliari per analogo reato consumato, il 26 giugno 2015, sempre in danno della consorte. In quella circostanza i carabinieri lo sorpresero mentre l’aggrediva verbalmente e fisicamente.
I militari, agli ordini del capitano Pasquale Puca, ricostruirono la vicenda, accertando che non si era trattato di una condotta isolata ma che perdurava dal 2012, tanto da aver ingenerato, nella donna, un grave stato d’ansia. La vittima, in quell’occasione fu visitata dai sanitari e riscontrata affetta da “escoriazioni al volto, al collo e al braccio sinistro, con lieve contusione nucale, ottenendo 10 giorni di prognosi.
Le attività d’indagine, susseguitesi a quell’episodio ed opportunamente documentate e refertate all’autorità giudiziaria da parte dei carabinieri, ha poi dimostrato come Carfora ha perseverato nelle violente condotte persecutorie nei confronti della consorte, minacciandola telefonicamente di morte e accrescendo nella donna lo stato di ansia e di terrore.
L’autorità giudiziaria, sulla base di tali elementi, ha, quindi, emesso il provvedimento notificato a Carfora, associato alla casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere.