Aversa – Undici anni va a scuola con un cavatappi, del tipo “tirabusciò”, nello zainetto e scoppia la protesta in quello che fu il primo circolo di via Corcione e che oggi fa parte dell’istituto comprensivo “Parente”.
Sull’episodio, che ha visto protagonista un undicenne rumeno, indagano i carabinieri del reparto territoriale di Aversa, coordinati dal colonnello Vittorio Carrara, che hanno già informato il tribunale dei minori di Napoli, mantenendo il più stretto riserbo in considerazione dell’età dei bambini coinvolti.
L’episodio si è verificato nella mattinata di martedì, ma senza che si creasse clamore. Una volta a casa alcuni compagni di classe del bambino avrebbero raccontato quanto avvenuto ai genitori. Questi ultimi, mercoledì mattina, si sono recati a scuola, nel plesso di via Corcione, chiedendo di parlare con la dirigente scolastica Ferrara che, però, ha il proprio ufficio nella sede centrale di via Salvatore Di Giacomo.
Piuttosto che recarsi nella sede che ospita la scuola media, le madri avrebbero chiesto l’intervento dei carabinieri. Aprendo lo zainetto del ragazzino i militari dell’Arma avrebbero trovato il cavatappi, col quale, secondo alcune testimonianze, ancora da verificare, l’undicenne, tra il serio e il faceto, avrebbe spaventato una bambina compagna di classe.
Dall’Ufficio di Presidenza dell’istituto sdrammatizzano: “Nessuna aggressione si è verificata da parte del bambino. Il cavatappi non è stato mai esposto dal minore all’interno della classe”. Poi sottolineano: “Il minore non ha disagi particolari. L’unico problema è che deve ancora integrarsi con i compagni visto che loro hanno otto anni e lui 11”.