Una visita da Papa Francesco e poi a colloquio con il premier Matteo Renzi. Questo il programma dell’amministratore delegato di Apple, Tim Cook, in visita a Roma per discutere con Renzi dell’apertura a Napoli del primo Centro di sviluppo per app d’Europa.
L’investimento dell’azienda di Cupertino dovrebbe portare 600 posti di lavoro (guarda articolo e video). La struttura fornirà agli studenti competenze pratiche e formazione sullo sviluppo di applicazioni per iOS, il sistema operativo per dispositivi mobili dell’azienda californiana.
Una “tazzulella” di caffè bevuta tra gli stucchi di Palazzo Chigi, questo il sugello dell’iniziativa. Il premier ha accolto gli ospiti con un pranzo in piedi a base di pasta al pomodoro e ha regalato all’amministratore delegato di Apple un vaso di design italiano e una macchina per il caffè, una classica Moka.
Erano presenti anche l’ambasciatore americano John Phillips e i ministri della Pubblica amministrazione Marianna Madia e della scuola Stefania Giannini.
Al pranzo hanno partecipato anche alcuni giovani sviluppatori che hanno illustrato i loro progetti. C’erano Stefano Portu, co-fondatore dell’app Dove conviene (Sardegna); Alessandro Petazzi, Ceo di Musement (Milano); Filippo Veronese, Ceo e co-fondatore di Quokky (Udine); Francesco Marino, co-fondatore di Ganiza (Sicilia); Roberto Macina, Ceo e co-fondatore di Qurami (Roma).
“È assolutamente fondamentale che la grande partita di Napoli e del sud esca dai confini del pessimismo, vittimismo rassegnazione, ci sono grandissimi partner globali, come Cisco e Apple, pronti a investire”. Lo ha detto Renzi prima dell’incontro in una intervista a Rtl, definendo Tim Cook, “un leader visionario”. “Il mezzogiorno è ricco di occasioni di crescita e di sviluppo”, ha aggiunto il premier.