San Severo (Foggia) – Quattro ragazzi e due ragazze, tutti ventenni, partivano da San Severo per mettere a segno furti di auto o ripulire box e scantinati in città o in trasferta nelle vicine Molise, Abruzzo e Marche.
Furti seriali e sistematici: la polizia ne ha accertati almeno 30 in quattro mesi, ovvero da gennaio ad aprile dello scorso anno. Tutti colpi messi a segno con violenza e sfrontatezza, pubblicando perfino selfie delle varie trasferte su Facebook.
E’ quanto scoperto dagli agenti del commissariato di San Severo e della squadra mobile di Foggia nell’ambito dell’operazione ‘Arancia meccanica’, scaturita dopo una gravissima aggressione avvenuta lo scorso 5 marzo in viale 2 Giugno a San Severo.
In quell’occasione un medico di sessant’anni fu vittima di un pestaggio selvaggio perché voleva riprendere con il proprio telefono cellulare un tamponamento cui aveva assistito, prima che i responsabili fuggissero.
Per evitare di essere filmati due di loro colpirono l’uomo con calci e pugni provocandogli un grave deficit visivo. Da quest’episodio la polizia ha ricostruito i vari raid messi a segno anche nelle città di Termoli, Vasto, Montesilvano e Ancona, accertando le responsabilità di altri quattro soggetti. I sei, tutti di San Severo, sono finiti ai domiciliari.