Villa di Briano (Caserta) – Due fratelli, Cipriano e Arturo Cioffo, di 35 e 39 anni, di San Cipriano d’Aversa, sono stati arrestati dai carabinieri del reparto territoriale di Aversa per l’omicidio della 35enne rumena Mariana Veronia Sologiuc, compiuto il 20 maggio 2015 a Villa di Briano, nel Casertano (GUARDA IL VIDEO).
La donna, che lavorava come barista a Parete, fu rinvenuta cadavere in un’area nelle vicinanze del Santuario della Madonna di Briano, tra Villa di Briano e Casal di Principe, attinta da un colpo d’arma da fuoco alla testa. A segnalare il cadavere, nella mattinata di quel mercoledì, intorno alle 7, era stato il proprietario del terreno. La donna non aveva con sé documenti al momento del ritrovamento del corpo, fu possibile identificarla successivamente, mediante rilievi dattiloscopici.
Secondo gli inquirenti la 35enne aveva un piccolo debito (500 euro) mai onorato con i due presunti assassini, sembra derivante da un rapporto di interessi illeciti legato a truffe assicurative e al traffico di autovetture, oltre ad avere una relazione con uno dei fratelli, Cipriano, il più giovane.
Prima di essere uccisa, era stata rapita e immobilizzata per poi essere assassinata con una vera e propria esecuzione. Nella vicina San Marcellino, durante la notte, fu trovata l’auto della donna, una Fiat Punto, data alle fiamme in una strada campestre. I due avrebbero bruciato l’auto per depistare le indagini, mettendo in bocca alla donna un anello con la testa di serpente. In casa dei Cioffo, tra l’altro, gli investigatori dell’Arma hanno rivenuto una scarpa nella cui suola c’erano documenti appartenenti alla vittima, una tessera sanitaria e codici pin.
I due sono stati incastrati grazie, in particolare, alle intercettazioni telefoniche (in una conversazione facevano riferimento alla benzina utilizzata per bruciare la Punto della vittima) e alle discordanti dichiarazioni di alcuni congiunti.