Parigi – L’anniversario dell’attentato alla redazione parigina del giornale satirico Charlie Hebdo dello scorso 7 gennaio 2015 è alle porte. Previsto un numero speciale per celebrare le vittime.
Il 6 gennaio il settimanale andrà in stampa con una copertina che fa già discutere. Sulla prima pagina appare un dio con le mani insanguinate, barba e kalashnikov in spalla, tutto bianco su sfondo nero e il titolo “Un anno dopo: l’assassino è ancora in fuga”.
Il settimanale pubblicherà un milione di copie alla vigilia dell’anniversario dell’attacco in cui morirono 12 persone, uccise dai fratelli Cherif e Said Kouachi al 10 rue Nicolas-Appert, XI arrondissement di Parigi. L’immagine di copertina è stata disegnata da Riss Laurent Sourisseau, il nuovo direttore, ferito negli attacchi dello scorso gennaio, che ha preso il posto di Stéphane Charbonnier ucciso insieme ad altri vignettisti nell’attacco.
All’interno del giornale, una raccolta di disegni dei vignettisti uccisi: Cabu, Wolinski, Charb, Tignous, Honoré, e i contributi di varie personalità del mondo della cultura.
“Le idee degli atei e dei laici possono spostare le montagne più della fede dei credenti – scrive Riss – Un mese prima del 7 gennaio chiedevo a Charb se la scorta aveva ancora senso. La storia delle caricature di Maometto era acqua passata. Ma un credente, soprattutto un fanatico, non dimentica mai l’affronto fatto alla sua fede, perché dietro di sé e davanti a sé ha l’eternità. Ed è l’eternità che ci è piombata addosso quel mercoledì 7 gennaio”.
“Come continuare a fare il giornale? – ha aggiunto – A darci la forza è stato tutto ciò che avevamo costruito in 23 anni. Non saranno due stronzetti incappucciati a mandare all’aria il lavoro di tutta la nostra vita. Non saranno loro a far crepare Charlie. È Charlie che li vedrà crepare”.
Il numero 1178 del settimanale, in seguito alla strage, andò a ruba in tutto il Paese francese e anche all’estero.