Roma – Dopo le manifestazioni pro unioni civili tenute la scorsa settimana, sono molti i raduni organizzati contro il disegno di legge Cirinnà. Sono oltre mille gli autobus che hanno portato, sabato, a Roma i partecipanti al Family Day. Secondo i promotori al raduno al Circo Massimo sono intervenute circa due milioni di persone. La politica e lo stesso mondo cattolico restano divisi al loro interno sull’atteggiamento da tenere sul ddl Cirinnà sulle unioni civili, per il quale il governo annuncia di voler andare avanti.
Nessuna bandiera di partito ma solo striscioni con inni alla famiglia e all’amore tra uomo e donna. Tra i manifestanti sono anche arrivati gli esponenti di CasaPound, senza bandiere. “Siamo qui – dicono – per difendere i valori intoccabili come il matrimonio tra uomo e donna e la famiglia tradizionale”.
Gandolfini: “Siamo due milioni” – “Siamo tantissimi, molti più di quelli che pensavamo, siamo due milioni” ma “questa piazza non è contro nessuno”. Lo afferma Massimo Gandolfini, organizzatore del Family Day, prendendo la parola al Circo Massimo. Per Gandolfini, “il ddl Cirinnà deve essere totalmente restituito: non bastano operazioni di maquillage”. “Non è possibile che ci sia una classe politica ideologica. Le femministe dovrebbero vomitare all’idea che si possa comprare l’utero”, ha aggiunto. Citando Papa Francesco, Giovani Paolo II e Madre Teresa di Calcutta, Gandolfini ha chiuso la manifestazione. “Il Papa – ha detto il leader del Family Day, facendo riferimento al discorso di Bergoglio davanti alla Sacra Rota – ci ha ricordato che la Chiesa ha indicato al mondo che non ci può essere confusione fra la famiglia e altri tipi di unione. Tutti insieme possiamo essere una voce alta”.
Alfano: “Piena adesione” – “Adesso con Gandolfini, leader del Family Day 2016 e il ministro” con delega alla Famiglia “Costa. Adesione piena a obiettivi manifestazione”. E’ questo il messaggio scritto su Twitter dal ministro dell’Interno, Angelino Alfano.
Gasparri: “No ad utero in affitto” – “Siamo qui per ascoltare questo popolo che si è riunito in questa piazza”. Lo ha detto il vicepresidente del Senato, Maurizio Gasparri. “Cercheremo soprattutto di dire no all’utero in affitto – ha spiegato il senatore di Forza Italia – e dalla prossima settimana porteremo in Parlamento le istanze che questa splendida piazza sta portando avanti, in una discussione che durerà settimane”.
Meloni: “Sono incinta e ora ancora più contro questa legge” – “Ho appena scoperto di aspettare un bambino”, e per questo “sempre più convinta che il ddl è una legge contro i bambini”. Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, annuncia al Family Day di essere in dolce attesa. “Questa manifestazione non è assolutamente fatta contro qualcuno se non contro il ddl Cirinnà. Il vero obiettivo di quella legge – spiega la Meloni – sono le adozioni per le coppie omosessuali”.
Guerini: “Sulla legge non si torna indietro” – “Noi ascoltiamo le piazze e ascolteremo anche le ragioni di quella di oggi, con la consapevolezza che come governo stiamo lavorando sul fronte della famiglia”. Così il vicesegretario del Pd, Lorenzo Guerini, ha risposto sul Family Day. “Ma – ha subito aggiunto – sulla legge per le unioni civili non si torna indietro. Quando c’è un tema che riguarda i diritti delle persone è un dovere occuparsene. Ascolteremo tutti e cercheremo una convergenza più ampia possibile”.
Anonymous hackera il sito del Family Day – Intanto nella notte, il sito del “Family day 2016” è stato hackerato da Anonymous che ha scritto: “Stop Omophobia. Love is love” (guarda la foto). Dopo l’attacco, denunciato su Twitter anche da alcuni organizzatori della manifestazione, il sito è tornato ora raggiungibile. Il messaggio è stato accompagnato da immagini stilizzate di coppie omosessuali e non. L’azione è stata rivendicata su Twitter. “Oggi sarete in piazza in migliaia – scrivono i pirati informatici sul proprio blog – nonostante facciate fatica a immaginarlo, è molto probabile che tra i vostri figli vi siano molti ragazzi e ragazze che, anche se non vi hanno mai confidato nulla, sono gay, lesbiche, bisessuali e transgender e che, in questo momento, si stanno chiedendo se avranno una vita felice come tutti i loro fratelli e amici, oppure no. Quali stati d’animo pensiate possano prevalere quando vi sentiranno urlare in piazza che c’è una sola famiglia e che essere omosessuali, bisessuali, transessuali, non è naturale?”. “Voi siete in piazza perchè dite di difendere la famiglia tradizionale. Noi vorremmo che tutte le famiglie che ci sono oggi, concretamente, in Italia, fossero rispettate per quello che sono. Per voi oggi è il Family Day, per noi ogni giorno è buono per far crescere il rispetto e la comprensione dentro ogni famiglia e per ogni famiglia”.