Roma – Il presidente Sergio Mattarella ha celebrato al Quirinale il Giorno della Memoria per commemorare la Shoah del popolo ebraico e le deportazioni del regime nazista durante la Seconda guerra mondiale. “Auschwitz, con i suoi reticolati, le camere a gas, le baracche, i forni crematori non ci abbandona. – ha detto il capo dello Stato – Al contrario, ci interpella costantemente, ci costringe ogni volta a tornare sul ciglio dell’abisso e a guardarvi dentro, con gli occhi e la mente pieni di dolore e di rivolta morale”.
“L’ossessione del diverso, dell’altro da sé, anche se da secoli pienamente e lealmente parte della propria comunità, aveva intossicato quasi interamente una nazione, e contagiava quelle vicine. E neanche l’Italia fu immune dal virus razzista e antisemita”, ha aggiunto.
“Auschwitz ci ricorda di quali orrori può essere capace l’uomo”. E non bisogna sottovalutare che anche oggi “teorie aberranti, odio e fanatismo spargono sangue innocente in tante parti del mondo”, ha affermato il presidente della Repubblica, sottolineando la pericolosità di “altri tipi micidiali di razzismo, di discriminazione, di intolleranza che si diffondono attraverso il web”.
“E’ un’illusione – ha aggiunto – alzare i muri e ricercare negli stati nazionali una inverosimile sovranità perduta; i nazionalismi generano diffidenza, rivalità e ostilità”. E questa, è “una china pericolosa che abbiamo vissuto nel ‘900”.