Migranti, 24 morti al largo della Turchia. Tra vittime anche 3 bambini

di Stefania Arpaia

Ankara – Nuovo anno, stessi morti. La tragedia dei migranti prosegue e con essa il numero dei defunti. Martedì mattina altre 24 persone hanno perso la vita al largo delle coste della Turchia.

I corpi defunti sono stati rinvenuti all’alba di oggi in due diverse località della costa egea, Ayvalik e Dikili, tra di essi anche 3 bambini. Secondo quanto riferito dalla guardia costiera turca che ha tratto in salvo 8 persone, il naufragio sarebbe avvenuto nella notte tra lunedì e martedì a causa delle cattive condizioni atmosferiche.

Le vittime non sono state ancora identificate ma sembra fossero dirette a Lesbo.

Intanto, un altro gommone con a bordo oltre 60 migranti, anche esso diretto da Dikili a Lesbo, è affondato nell’Egeo dopo aver imbarcato acqua.

La Guardia Costiera turca ha messo in salvo 56 persone, mentre i corpi di 7 dei passeggeri, tra i quali donne e bambini, sono stati ritrovati su una spiaggia di Dikili. 

Nel frattempo, il portavoce della commissione Ue, Margaritis Schinas, ha fatto sapere che il commissario Ue all’Immigrazione Dimitris Avramopoulos ha convocato per mercoledì mattina a Bruxelles i ministri competenti di Svezia, Danimarca e Germania “per un maggiore coordinamento” di fronte alla pressione migratoria dopo la stretta dei controlli introdotta da Svezia e Danimarca.

Schinas: “Schengen è sotto pressione. Stiamo lavorando per riportare la situazione alla normalità attraverso una serie di misure. Ma nessuno ha la bacchetta magica. E’ necessario un efficace controllo delle frontiere esterne”.

 

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