Palermo – Il fenomeno del “copia e incolla” colpisce anche la magistratura. A Palermo il gip che aveva ordinato degli arresti aveva ripreso “pari pari”, inserendo poche generiche integrazioni, la richiesta dei pm. E’ venuta così a mancare la “autonoma valutazione” del giudice e venti indagati sono tornati in libertà.
La loro scarcerazione è stata decisa dal tribunale del Riesame, a cui avevano fatto ricorso i difensori di un gruppo di arrestati nell’ambito dell’operazione “Black circus”.
L’inchiesta coinvolge 41 persone accusate di avere organizzato o favorito l’ingresso illegale di migranti facendoli figurare come addetti e impiegati di circhi equestri.
La richiesta di arresto della Procura è stata avallata da un giudice che, secondo quanto scrive il Riesame, presieduto da Antonella Consiglio, avrebbe ricopiato le 420 pagine depositate dai pm aggiungendo “due (sole) pagine” nelle quali sono stati riportati “principi generali sul concetto di gravità indiziaria”.