Quarto (Napoli) – Rosa Capuozzo sfida Beppe Grillo e il M5S. Dopo l’espulsione dal movimento lei ribadisce di non volersi dimettere. Stamani il sindaco di Quarto si è recato in Procura, a Napoli, per essere ascoltato dai magistrati che stanno indagando sulla storia di presunti ricatti e presunte infiltrazioni della camorra nel Comune dell’hinterland napoletano.
Per circa tre ore la Capuozzo è stata ascoltata dal pm della Dda, Henry John Woodcock, titolare dell’indagine coordinata dai procuratori aggiunti Giuseppe Borrelli e Filippo Beatrice. Si tratta del quarto interrogatorio come persona informata dei fatti – il primo davanti ai carabinieri, gli altri tre in procura – da quando gli inquirenti scoprirono il presunto tentativo di estorsione ai suoi danni che avrebbe messo in atto Giovanni De Robbio, consigliere comunale, sospeso dal M5s in seguito agli sviluppi dell’inchiesta.
“Per me il Movimento 5 Stelle – ha detto Capuozzo – è soprattutto una questione di principi e di valori. Sono decisa ad andare avanti, a portare avanti il progetto del Movimento anche senza simbolo, a lavorare per Quarto”.
Secondo quanto si è appreso, il primo cittadino avrebbe riferito ai pm che non denunciò il ricatto del consigliere De Robbio perché temeva che la vicenda avrebbe potuto avere conseguenze negative sull’amministrazione del Comune. E se in un primo momento minimizzò le minacce, anche con gli esponenti del Movimento Cinque Stelle nelle cui liste è stata eletta, è solo perché la consapevolezza di essersi venuta a trovare sotto ricatto è maturata nel tempo.