Parigi – Proseguono le polemiche sulla “copertura” delle statue, capolavori di artisti di fama internazionale, per non offendere il presidente iraniano mentre Parigi in rivolta accoglie Hassan Rohani con il ben servito.
Di certo non ha ricevuto la medesima accoglienza come quella italiana, il presidente dell’Iran che, prima di ricevere il premier Matteo Renzi, ha potuto passeggiare nei corridoi dei Musei capitolini con accanto scatole di cartongesso contenenti statue nude e seminude.
Ad attenderlo nella capitale francese, un’attivista che ha inscenato l’impiccagione. La donna era seminuda, sotto a un ponte a pochi passi dalla Torre Eiffel e aveva sul petto la bandiera iraniana. Alle spalle uno striscione con scritto: “Benvenuto Rohani, boia della libertà”.
L’attivista, Sarah Constantin, ha chiesto al presidente Francois Hollande di affrontare il tema dei diritti umani e delle impiccagioni durante l’incontro con Rohani e ha dichiarato: “Un modo per farlo sentire a casa”.
Rohani ha incontrato il presidente francese a Les Invalides, nel complesso napoleonico. L’Iran, come denunciato dall’associazione Amnesty international, è il secondo Paese dopo la Cina a commettere più uccisioni.
Nel corso dell’incontro sono stati firmati diversi accordi di cooperazione nel settore dei trasporti sostenibili. Prevista una collaborazione tra le ferrovie pubbliche francesi Sncf e la società ferroviaria statale iraniana.
“Dimentichiamo i rancori. Siamo pronti a voltare pagina verso una nuova relazione fra i due Paesi e la volontà politica è l’ancora principale per entrambi”, ha detto Rohani al primo ministro Manuel Valls.